[Elettronica/Classica] Chapelier Fou – 613 (2010)

 

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Chapelier Fou, al secolo Louis Warynski, è un giovane compositore francese che qui giunge al suo album di debutto. Polistrumentista, il violino è però il suo strumento d’elezione, e principalmente con quello affronta l’azzardo di “613”: ossia fondere la musica classica con l’elettronica, senza dimenticare reminiscenze cantautorali (cfr. “Half Of The Time”, con lo special guest Matt Elliott a fornire l’insostituibile apporto vocale). Non che tale commistione non sia già stata afffrontata più volte in passato, ma Louis ci calca proprio la mano, e il tutto assume contorni bizzarri, come se il suono della Warp si lasciasse abbracciare da quello della Penguin Café Orchestra, o di Andrew Bird, o di Owen Pallet, o addirittura da quello del barocco francese del Seicento. Un ottimo gusto melodico e la capacità di creare illusioni sonore salvano un disco che, purtroppo, troppo spesso sconta la pecca di sovrapporre i due piani sonori in una sorta di folktronica non del tutto a fuoco. Il talento però c’è, e “613” è lavoro comunque stimolante.

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