Lo storico batterista della Band ha quasi settant’anni, eppure sta attraversando uno dei suoi periodi più fertili artisticamente. Dopo aver vinto, con “Dirt Farmer” (2007), un grammy per il miglior album di folk tradizionale, Levon Helm decide di proseguire quello che ha iniziato e pubblica “Electric Dirt”, disco molto simile al precedente (tutte cover eccetto una, “Growing Trade”). Ma il nuovo lavoro supera il contesto puramente folk nel quale si muoveva l’altro, spaziando dal rock al blues al country al jazz: nuove versioni di brani storici di Grateful Dead, Randy Newman, Muddy Waters, Happy Traum e tanti altri, una sezione fiati ad arricchire molte delle canzoni presenti, la collaborazione di sua figlia Amy, la produzione affidata a Larry Campbell; tutto organizzato alla perfezione per supportare al meglio le bacchette e la voce di Levon. E per uno che ha appena sconfitto un cancro alla gola, il suo canto ha quasi del miracoloso. Grande album quanto il suo predecessore; non a caso anche “Electric Dirt” ha già ricevuto una nomination per un altro premio grammy.