Mari Gentle Beauty

Mari Gentle Beauty recensione

Recensire dischi non è difficile e diffidate di chi sostiene il contrario. Alcune volte il compito è reso molto più facile del solito, alcuni dischi infatti hanno la caratteristica di poter essere descritti con un unico aggettivo, e “Gentle Beauty” rientra fra questi. “Gentle Beauty” è il lavoro d’esordio della cantautrice romana Mari, pseudonimo di Marina Conti, prodotto da Mozez (ex Zero7). Mari riesce a muoversi in un territorio fatto di pop etereo, dolce trip-hop, chillout a bassa pressione piuttosto inedito per un’artista del nostro Paese. Ascoltando le tracce del disco vengono alla mente i Cocteau Twins e Nina Persson, ma sono immagini che poi si perdono nella tranquillità liquida di cui sono pervasi i brani. Abbiamo apprezzato soprattutto come delle scelte stilistiche anche molto eleganti (“Gentle Beauty“, “Time“) si sposino perfettamente con la zuccherosità sempre in agguato (“Grow“), e come il tutto non si tramuti mai in melenso, persino negli episodi più sorrisati (“Secret“).

Ah, prima che mi dimentichi, l’aggettivo in cui si racchiude tutto “Gentle Beauty” è delicato.

Stefano Di Noi

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