Della serie <<non inventiamo nulla ma ti facciamo compagnia per tre quarti d’ora>>, eccovi il nuovo Memphis May Fire “The Hollow“, secondo disco da studio per la band guidata dalle grida di Matty Mullins, che spesso si dolcificano per linee clean e ritornelli accessibili. La formula è il metalcore canonico con qualche inserto elettronico ben dosato e sostanzialmente le solite soluzioni per il mosh sentite da anni a questa parte. Da queste parti se li filerà quasi nessuno, in US e UK è probabile che qualcuno li metta sul podio di fine anno insieme ai prossimi Rise To Remain e li possa vedere come supporto per Enter Shikari o in qualsiasi fest che veda le nuove leve del metalcore in azione. Innocuo ma anche di compagnia.