http://www.sylvainchauveau.net/
Conosciamo Sylvain Chauveau per la sua ricerca all’interno dell’avanguardia, tesa a correlare nuova musica elettronica e minimalismo ‘classico’. Ma, attenzione, con il nuovo “Singular Forms (Sometimes Repeated)” il compositore francese applica tali processi alla ‘semplice’ canzone pop, cercando di decostruirla al suo interno. Avvisaglie di questo interesse s’erano già avute con il disco di cover “Down To The Bone”, nel quale Sylvain rileggeva i classici dei Depeche Mode. Il nuovo lavoro elenca abbozzi di popular song in formato mutante, fra interruzioni, sfasamenti e ripartenze, in continue ellissi fra strumentazione elettronica e pianoforte. Ricorda Sakamoto e Brian Eno, ma il canto mostra affinità pure con David Sylvian. E in “The Unbroken Line” appaiono gli spettri dei Suicide, immersi però in liquido amniotico. Esperimento interessante, da ascoltare con la massima concentrazione.