C’è poco da fare, i Pooh sono davvero inaffondabili. C’era chi pensava, ed erano in molti, che l’abbandono di Stefano D’Orazio avrebbe segnato l’inizio di una lenta discesa nell’oblio, mentre invece con “Dove Comincia Il Sole” i Pooh si ripresentano a noi ringalluzziti come non mai. Evidentemente l’onda lunga dello straordinario “Beat ReGeneration” non è terminata, e grazie anche ai nuovi innesti di Steve Ferrone (batteria), Danilo Ballo (tastiere) e Ludovico Vagnone (chitarra), la band allestisce uno dei suoi migliori dischi di sempre, che nella title – track sfiora il progressive rock e nelle altre tracce splende della consueta, scintillante scrittura melodica, fra temi d’attualità (Reporter) e temi d’amore (Il cuore tra le mani). In breve, il livello (alto) è quello del predecessore, se non addirittura superiore. Red, Roby e Dodi si sono davvero rigenerati.