Va bene ispirarsi ai Dream Theater, va bene cercare di imitarli nello stile, va bene anche farlo con una quindicina d’anni di ritardo, il punto è che, alla fine, sei solo un clone. I Vanden Plas non sono che questo, cinque omaccioni tedeschi che avrebbero voluto essere al posto di Portnoy e soci, non essendoci riusciti provano a seguirne le orme (a dir poco grottesca è la mania di Andy Kuntz di tentare di copiare stile e frasi di LaBrie). Non che “The Seraphic Clockwork” sia tutto da buttare, perché i Vanden Plas sono bravi strumentisti e discreti artigiani della composizione ma, insomma, fra l’originale e la copia tarocca voi chi scegliereste?