Il rapper provolone Snoop Dogg si presenta all’appuntamento con il suo ultimo disco, “Doggumentary”, senza grandi novità in saccoccia, ma con il proprio stile sempre ben chiaro in testa. Sempre smooth e rilassato, snocciola una ventina di tracce tutto sommato gradevoli, ma che scorrono via senza che nemmeno ce ne si accorga.
Nell’hip hop americano, spesso e volentieri, si sopperisce alla mancanza di idee con una secchiata di featuring di prestigio: dentro quindi Kanye West, R. Kelly, T-Pain e via dicendo. Ma tra il rap da film porno di “Wet” e i beat funkeggianti di “The Weed iz Mine” (che pure richiama alcuni fortunati capitoli della discografia di Snoop), a spiccare è più che altro la curiosa “Sumthing Like this Night” prodotta assieme a Damon Albarn, scarto della session per “Plastic Beach” dei Gorillaz.