The Crown – Death Is Not Dead

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La morte non se la deve comunque passare tanto bene, per lo meno a giudicare dalle canzoni contenute nel nono album dei The Crown. La formazione svedese, salita alle ribalte underground per dei lavori fighissimi usciti a cavallo tra vecchio e nuovo millennio, cerca di rimanere aggrappata con le unghie a una scena oramai sepolta da tempo con la solita ricetta: tupatupa e melodic death metal.
La ricetta funziona solo per i primissimi pezzi, quindi la noia dovuta alla ripetitività di strutture e songwriting prende il sopravvento. Ok, ci sono stati troppi cambi di line-up e Janne Saarenpää (batterista e vero valore aggiunto) è uscito dal gruppo, ma questo non basta a giustificare un lavoro privo di inventiva e troppo prevedibile.
“Death Is Not Dead” potrà forse piacere giusto a chi conosce poco la scena di Göteborg e Stoccolma dei Novanta, ma chi ha 16 anni oggigiorno difficilmente orienterà il proprio interesse sui The Crown del 2015. Peccato.

Paolo Sisa

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