Verbal Verbal

Verbal Recensione

Prima un tour con date in apertura a Verdena, Aucan e Port Royal, poi il primo omonimo lavoro. Ecco il percorso inverso per questa band bergamasca. In sei tracce, con nomi di sei personaggi reali/fantastici, registrate in presa diretta quasi come un’unica track, i cinque ragazzi mettono dentro tutte le loro sensazioni, e quanto hanno fatto vedere di vibrante sui palchi. Il disco parte pieno di labirinti e sovrapposizioni di strumenti e di generi. Sembra qualcosa figlio dei Battles, poi si “normalizza”, non certo sul classic rock ma su binari più canonici di math rock geometrico e post rock più noise, lasciandosi andare anche in viaggi tra cunicoli più rumoristi o sferzati da magma sonori. Praticamente strumentali, cercano orbite cosmiche e negli intenti mettono claustrofobia e pathos ipnotico, a partire dall’artwork della copertina.

Luca Freddi

[youtube lWY_cwL03pA]

Lascia un commento