Sixx:A.M. – Prayers For The Blessed, Vol.2

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Va bene Nikki Sixx, va bene, abbiamo capito. All’inizio, c’è da ammetterlo, eravamo un po’ scettici. Sì, non dovresti biasimarci per questo, insomma, i Mötley Crüe erano e crediamo saranno sempre il tuo centro musicale, è ovvio che considerassimo ogni altro progetto un pensiero satellite, qualcosa di temporaneo. Non vogliamo dire che ci mettessi meno impegno, anzi. Il primo lavoro dei tuoi Sixx:A.M. era quasi doloroso per la sincerità senza filtri attraverso la quale confessavi le tue debolezze più recondite, le tue paure. Però andiamo, perfino nel nome del gruppo è chiara l’intenzione di essere una cassa di risonanza della tua anima nera, non puoi negarlo.

Il primo lavoro si intitolava ‘The Heroine Diaries Soundtrack’, quasi volessi produrre un sottofondo musicale ai tuoi incubi peggiori del passato. Però, col tempo hai dato credibilità e vita a questo quartetto. Lo abbiamo visto sui palchi, lo sentiamo album dopo album. ‘This is Gonna Hurt’, con la sua collezione di hit da classifica ha entusiasmato tutti, con quel rock energico e melodico che fa occhiolini a destra e a manca, dai Muse ai Coldplay. Il seguito, ‘Modern Village’, per quanto meno ispirato, ha il pregio e il coraggio di esplorare nuovi suoni pop e nuovi strumenti, per poi tornare all’hard rock da bar nel convincente ‘Prayers For The Damned, Vol. 1’, il lato scuro di una medaglia della quale ora sfoderi l’altro lato, quello della bellezza disperata dei benedetti, nel nuovo album ‘Prayers For The Blessed, Vol.2’. La scelta dei tuoi compagni di ventura ha aiutato, non c’è che dire. Non più rockstar estreme e viziate, ma professionismi di carattere e resa sicura. Dj Ashba è un chitarrista versatile e di indubbia presenza scenica, anche se abbastanza grottesco nello stile e nel vestiario, regala riff granitici e soddisfacenti, ma anche degli assoli veloci e non banali. La voce, da rimarcare, di James Michael, produttore, musicista e cantante, è ormai diventata un marchio di fabbrica del sound dei Sixx, riconoscibile e capace di dare alle linee vocali intensità e compattezza, unita ad una estensione vocale di tutto rispetto.

Anche se da vedere non siete questa gran bellezza, questo te lo dobbiamo dire caro Nikk, sul palco avete convinto tutti che fate sul serio, che siete uniti negli intenti, e questo si sente. I vostri set sono pieni di potenza e divertono, e la gente viene a vedere voi anche nei festival dove siete affiancati da mostri sacri del rock, aspettando le vostre canzoni di maggior successo come ‘Lies Of The Beatiful People’ o ‘Rise’, o ‘Life Is Beatiful’.

Ora la seconda parte di un progetto grande, pieno di canzoni, di riff e di sentimenti e di rock. ‘Prayers For The Damned’ aveva risollevato le sorti dopo il modesto ‘Modern Vintage’ e il buon livello viene confermato da ‘Prayers For The Blessed’. ‘Barbarians’ è un carico hard rock col suo riff e il suo ritornello emotivamente coinvolgente, da vero marchio di fabbrica della band. Sulla stessa linea ‘We Will Not Go Quietly’, la buonissima ‘Wolf At Your Door’ , ‘The Devil’s Coming’ la cavalcata della ruvida ‘That’s Gonna Leave a Scar’.

Bravo Nikki. Una tua passione sono sempre state le ballad. Posso capire perché, cosa meglio di una ballad può veicolare certe sensazioni, la mancanza, l’amore e il dolore. Attraverso i versi puoi dire qualsiasi cosa, bellissima o terribile, e le atmosfere raccolte, acustiche le fanno entrare meglio sotto pelle e a maggiore profondità. Quindi sì, sta bene che hai riempito di ballad anche questo ultimo disco. Devo dire, ‘Suffocate’ è la mia preferita, parte con piano e voce ma poi si trasforma in power ballad, ed è divertente. Scorre bene. La cover di ‘Without You’, cantata da Mariah Carrey, me la devi spiegare. Per noi ragazzi cresciuti negli anni ’80 e ’90 sarà dura distinguerla da quella versione, per le nuove leve chissà, magari suonerà come una bellissima canzone d’amore con qualche riff pesante e doppia cassa nascosta tra le pieghe di raso. Buona fortuna. Per il resto siamo abbastanza nel classico eh? ‘Maybe It’s Time’ sa’ di già sentito, ma la ascoltiamo. In ‘Riot In My Head’ cosa fa il tuo cantante Michael? Molto bravo, gran bel pezzo. C’è anche un urlo alla Queen. E Michael fa una gran prova anche nell’ultima ‘Helicopters’, una più che ballad, quasi una poesia melodica, e il suo cantato è strabiliante. Conoscevamo la sua estensione, ma a queste altezze è inedita un po’ per tutti!

Bravo Nikki Sixx, ex bassista dei Mötley Crüe… sì, lo so che è superfluo dirlo, ma qui è rimarchevole di una volontà di auto consolidamento personale all’interno della musica. Della tua musica, e della nostra. Il tuo diario di dolori personali è stato sdoganato e ora vive di forza propria, e il pubblico acclama ogni capitolo di questa nuova storia quasi dimenticando il tuo glorioso passato. È catartico, è ombra che cede il passo alla luce. Ancora una volta caro Nikki, buona fortuna.
E grazie per la chiacchierata.

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