Le chiamano “operazioni nostalgia”. A volte però è solo la voglia di un gruppo e dei musicisti che lo compongono di esprimere quello che hanno da dire, ancora, perché i serbatoi della loro ispirazione non si sono esauriti. Tutto questo solitamente è affiancato da una voglia di confrontarsi con il nuovo e di ritagliarsi uno spazio nel mercato contemporaneo. Il risultato dei lavori che incarnano i ritorni di band dal passato glorioso sono spesso rivelatori del vero spirito che accompagna le reunion, e nel caso dei Suede con il loro “Night Thoughts” è chiaro che si tratta di un risultato onorevole, che esprime intenzioni limpide e ispirate. La svolta pop e glam che li aveva portati nelle vette di vendite durante l’era d’oro del brit-pop alla fine degli anni ’90 viene messa da parte per ritrovare una profondità autoriale caratteristica dei loro esordi.
L’inconfondibile voce di Brett Anderson ritaglia atmosfere delicate e riflessive, quasi drammatiche, in pezzi come “When You Are Young”, in apertura, e “Tightrope”, mentre tutto il disco si allontana dalla leggerezza pop e costruisce un’atmosfera cupa a tratti, dai contorni levigati da una foschia di temi che parlano di disperazione e amori perduti.
I Suede non hanno nessuna intenzione di mollare la presa e con questo “Night Thoughts” centrano il doppio obiettivo di far perdere certezze ai propri fan costruendo interesse in una nuova generazione di ascoltatori, ma anche di trasmettere la voglia di ascoltare e riascoltare le canzoni dell’album.