“Shamanic Lvnar Cvlt” è il titolo del nuovo disco dei doomster Svlfvr, un monolite nero e pesante, dai toni cupi e lenti come richiede il genere. Quello che ci troviamo fra le mani è un lavoro caratterizzato da brani lunghi ed articolati: 5 pezzi in totale per 55 minuti di durata, il brano più corto dura 8:18, il pezzo conclusivo supera i 20.
Atmosfere plumbee e soffocanti, che si contrappongono a saltuarie sfuriate che portano le sonorità vicine a territori più consoni al black metal, sono le colonne su cui è stato poggiato questo debutto discografico (la prima fatica in studio è l’EP “Seeding The Astral Mark“ del 2012). Siamo di fronte a un disco per palati forti, non solo per la pesantezza generale resa dalla band nelle varie tracce, ma anche e soprattutto per la durata dei singoli brani e la loro struttura monolitica.
Calarsi negli abissi sonori dei Svlfvr risulta tuttavia essere un’esperienza tutt’altro che spiacevole: il disco scorre lento, i riff vi impantaneranno in una lugubre palude sonora e la voce di Dionysos, in costante equilibrio fra growl e scream, vi accompagnerà nel mondo oscuro e “sulfureo” della band.
Sprazzi di psichedelia, cavalcate furiose, riff pesanti come macigni: il sound della band tricolore è un caleidoscopio oscuro che non potrà non catturare l’attenzione di tutti gli avvezzi al genere, stampando sicuramente sui loro tristi volti una lugubre espressione, se non di giubilo, almeno di soddisfazione, e, perché no, un ghigno che potrebbe addirittura sembrare un sorriso.