Gli italiani Temperance tornano sulle scene con “Limitless”, attesissimo secondo capitolo della loro discografia, seguito di un fortunato esordio che li ha portati in giro per la penisola, in Europa e addirittura in un tour della West Coast degli USA.
L’attesa per questo platter era molto alta e la band farà la felicità dei fan proponendo un lavoro stilisticamente molto maturo e personale. Tredici pezzi tiratissimi, con doppiacassa e una base ritmica solidissima che fa da perfetto tappeto alla voce angelica di Chiara Tricarico.
Solo “Omega point” e “Goodbye” si discontano leggermente dal ritmo forsennato imposto dalla band, dando all’ascoltatore un attimo di respiro e spezzando l’incedere piuttosto incalzante del disco. Il resto dei brani è caratterizzato da parti vocali studiate e più che riuscite, dove a tratti una voce maschile fa da controparte a quella di Chiara, richiamando alla mente alcuni passaggi degli Evanescence senza tuttavia cadere nel plagio o nel “già sentito”.
Ritornelli e linee melodiche perfette, che si piantano nella testa dell’ascoltatore al primo colpo completano alla perfezione il lavoro eseguito dalla band, reso al meglio dalla produzione eccellente di Simone Mularoni (DGM).
Obiettivo centrato in pieno dalla formazione tricolore, che con questo secondo album in studio tornerà sicuramente a far parlare di sè.
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