The Dodos – Individ

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“Individ” è il sesto album in studio dei The Dodos, duo di San Francisco che da una decina d’anni dà un’interpretazione tutta sua del genere indie-folk (etichetta che diventa sempre più stretta).

Come nei precedenti lavori, Meric Long e Logan Kroeber fanno un uso non convenzionale degli strumenti, in particolare delle sezione ritmica, incentrata più sulle percussioni che sulla batteria.
Il leitmotiv del full-length è caratterizzato da tappeti statici, percussioni rapide che si abbinano ad arpeggi psicotici, quasi sempre eseguiti su chitarra acustica, e melodie vocali psichedeliche; questo contrasto dà vita a un effetto ipnotico, rendendo “Individ” una sorta di viaggio mentale.
Un lavoro piuttosto breve, non arriva ai 40 minuti di durata, e per essere assimilato deve essere ascoltato per intero, senza interruzioni, possibilmente con luci spente o abbassate. Si tratta di un disco che conta molto sulla predisposizione dell’ascoltatore a farsi trasportare nelle atmosfere create dalla band, altrimenti risulta difficilmente apprezzabile.

E’ dunque un album selettivo, con un fine preciso, che viene centrato perfettamente, e per questo molto probabilmente raccoglierà pareri positivi tra i fan della band californiana, anche se proprio per questa selettività riesce difficile esprimere un giudizio oggettivo.
Per i The Dodos si tratta di un’altra importante tappa in un percorso artistico che può essere discusso, ma non ignorato.

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