Appurato che i The Killers non raggiungeranno forse mai la grandezza universale dei Coldplay, rimangono comunque una band di caratura che ha segnato il rock pop degli ultimi anni nonostante il mezzo flop del precedente album “Battle Born” del 2012.
“Wonderful Wonderful” ripropone la strana band di Las Vegas che prende Chris Martin e soci come modello, che insegue da sempre il mito degli U2 ma che ha iniziato la propria carriera sotto il faro del brit pop degli Oasis, senza disdegnare di ammiccare a monumenti rock quali i Dire Straits.
Questo mix a suo modo unico unito alla voce riconoscibile di Brandon Flowers li ha consolidati nell’olimpo delle classifiche di vendita a suon di singoloni che si sono impadroniti delle chart per usucapione (“Mr. Brightside”, “Bones”, “Somebody Told Me”). Con quest’ultimo album ci si aspettava dalla band uno scrollarsi di dosso un pochino di polvere e appannatura mostrata negli ultimi anni.
Ascoltando “Wonderful Wonderful” pare ci siano riusciti, con la title track che subito apre le danze e ricorda nel ritornello un vecchio pezzo dei Fleetwood Mac (“The Chain”) per poi alleggerire le atmosfere con un funky che parecchi occhiolini fa al totem David Bowie (anche una piccola citazione incastonata di “Fame”). Lieve e malinconica la preghiera sentimentale di “Rut” che si chiude con un corale e accorato canto da navata che ci innalza con le ali della melodia.
Irrompono gli U2 nel mood di “Life To Come” che si traveste per l’occasione in un pezzo potenzialmente da grandi platee, cosa che nel futuro tour i Killers non faticheranno ad avere. La chitarra indie di “Run For Cover” porta con forza l’immagine mentale della corsa, una corsa che sfocia in un ritornello che funziona in maniera perfetta ed è The Killers al 100%. Il pezzo è irresistibile e attesta senza più alcun dubbio che la band è in salute.
“Tyson vs Douglas” ha tutta l’energia di uno scontro pugilistico. Tanto stile, tanto sentimento e tanta atmosfera nella ballata che sveste la realtà riempiendola di echi in “Some Kind Of Love”. Nessun brano sembra stato messo in lista per fare da riempitivo, perché anche “Out Of My Mind” è un lamento passionale e sentito. “The Calling” cita apertamente i Depeche Mode e più di un pensiero va alla loro “Personal Jesus” e al loro mood elettro-blues in un pezzo che è fascino musicale puro, con ritmo e sensualità giusta introdotta dalla voce dell’attore Woody Harrelson che si presta a un cameo. Con il dubbio esistenziale e artistico se tutte le canzoni siano state scritte come espressione di tutti i mali del mondo e di tutti i suoi misteri, esplicitati in una lieve ballata, i Killers esprimono l’esigenza di andare avanti a fare musica così come si va avanti a respirare in mezzo a tutte queste mezze verità celate quotidianamente dai drappi della realtà.
È così che i Killers dimostrano di esserci ancora, con “Wonderful Wonderful”, un album dove di bellezza e stile se ne trova tanto. Una testimonianza in studio di una ritrovata verve e materiale fresco da fare esplodere in tour.