[Dark] Colloquio – Si Muove E Ride (2007)


Ora – Profondo – Ogni Giorno – Respira – Nel Domani – Il Pozzo – Si Muove E Ride – Tra Queste Mura – L’Ultima Estate – Ovunque

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Il terzo disco di Gianni Pedretti e dei suoi Colloquio non avrebbe bisogno di una recensione “classica”: basterebbe riportare i testi di colui che, a buon diritto, può essere considerato il più grande poeta italiano vivente. Descrivere le emozioni che provoca l’ascolto di un loro disco in poche righe e con banali parole è un’impresa veramente ardua: ci sono stati d’animo che oltrepassano il linguaggio umano, chi riesce a rappresentarli è un Poeta o un Illuminato. Nonostante questo, non posso esimermi dal tentare di farlo.

Musicalmente il nuovo album prosegue il discorso intrapreso con “Va Tutto Bene”: largo uso di sintetizzatori e campionamenti vari, profondi echi new wave (specie dei Depeche Mode, cfr. “Nel Domani”) e occasionali derive noise (il finale di “Tra Queste Mura”). Tutti elementi dosati e armonizzati in modo impeccabile: i Colloquio hanno probabilmente raggiunto la perfezione formale, specie negli intrecci tra parti acustiche ed elettroniche (la title – track è un capolavoro in questo senso).

Ovviamente la musica, per quanto sublime, funge da mero sfondo sonoro alle liriche di Gianni. Il suo particolarissimo recitativo evoca luoghi nebbiosi, nei quali la memoria si distende tra un passato fatto di amare illusioni e un futuro immerso nell’ombra di un destino imperscrutabile ed immodificabile. Rispetto al passato c’è, forse, una maggior sfumatura di tenue malinconia, che affiora qua e là, tra le pieghe di un’esistenza avvolta nel mal di vivere; identica al passato, invece, la sincerità nell’esprimere questi stati emotivi, al di là di facili pose e ripugnanti mode passeggere. Come ogni opera dei Colloquio, “Si Muove E Ride” necessita di un grande sforzo di concentrazione per essere assimilato appieno: semplicemente, fa male al cuore. Nonostante questo, anzi proprio per questo, è uno sforzo assolutamente necessario, che va fatto, se non si vuole perdere uno dei pochissimi dischi veramente degni di ascolto usciti nell’anno appena trascorso. Non solo: “Si Muove E Ride” rappresenta anche un efficace antidoto al becero ottimismo imperante in questi tempi vuoti e fasulli.

S.M.

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