Human Improvement Process Deafening Dissonant Millennium

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Una figata allucinante il nuovo degli Human Improvement Process. “Deafening Dissonant Millennium” esce per Memorial ed è un’interessantissima summa di progressive death metal moderno; ok ora lo chiamano tech metal, ma è un bel frullatino di brutalità Meshuggah-iana, blast beat e accelerazioni di scuola classicamente US, breakdown e schizzi deathcore più moderni, melodie e armonie chitarristiche inaspettate devastate dal cantato growl e hardcore del duo Sebastio/Tavernari.

Insomma tanta roba. Troppa roba e noia disumana di solito, ma questi ragazzi di Modena sanno scrivere pezzi eccellenti, risultando credibili e personali anche trattando così abbondante materia. Un ascolto a “Erase” e “Our Last Pieces Of Sanity” per capire subito di che si parla, oppure all’iniziale titletrack se volete essere spazzati via in pochi istanti. “Artificial Savior” invece se cercate un potenziale singolo con velleità easy listening (si parla pur sempre di death sia chiaro).

Padronanza tecnica d’ordinanza (in questo campo o suoni da dio o non ti ci metti nemmeno) e una quantità tale di spunti che meritano di essere ascoltati dai vostri padiglioni auricolari anziché essere letti ulteriormente qui sopra. Di nicchia certamente (e nemmeno per puristi con qualche anno sulle spalle), ma di gusto e capacità compositiva superiore: non è facile far suonare così diretto e immediato un genere tanto incartato, ma loro ci riescono e fanno pure un figurone (cfr. “Architecture Of A Dying Sun”). Bravissimi.

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