Rihanna Talk That Talk

Rihanna Talk That Talk Artwork

Terzo album in tre anni per l’instancabile Rihanna. La bella caraibica e il suo team di produttori (Dr.Luke e StarGate su tutti) tornano per reclamare il trono di popstar numero uno al mondo. Il disco è consistente, vario e ben bilanciato: mischia alla grande tutte le influenze di Rihanna, senza cascare in riempitivi o scivoloni come capitato nell’ultimo paio di album.  Il semplice pop nell’apertura di “You Da One” cede presto il passo alla dance di “Where Have You Been” e “We Found Love”, dove ingredienti di trance, elettronica spinta e dubstep rendono le tracce molto attuali. La title track hip-hop (tra i migliori pezzi del disco) ospita Jay-Z e tributa Notorious B.I.G. e fa da ponte verso una parentesi  supersexy e ammiccante con “Cockiness (Love It)” (già dal titolo…) e “Birthday Cake”. La seconda metà della release si apre col pop-rock di “We All Want Love” e la successiva “Drunk On Love”, dove finalmente la voce di Rihanna svetta. Parte finale col pop elettronico di “Roc Me Out” e le sonorità caraibiche di “Watch n’ Learn”, due pezzi sensuali dove, curiosamente, Rihanna ribadisce quanto le piaccia farlo sul pavimento. Ancora un brano cantato a massimo volume nel finale con “Farewell”, ottima chiusura per uno dei sui migliori dischi.

Rihanna Talk That Talk Tracklist Svelata

Esiste anche una versione deluxe dove, oltre ad una copertina decisamente migliorata (ma quanto è sexy R che fa gli anelli di fumo?),  ci sono altri ottimi momenti. La curiosa “Red Lipstick” campiona i Metallica di “Wherever I May Roam” e rimanda ai momenti più oscuri di Rated R. “Do Ya Thing” è un pop decisamente più solare e “Fool In Love” è una grandissima ballata su base hip-hop che è un peccato relegare a bonus-track. Decisamente una valida uscita, sarà sotto un sacco di alberi di Natale.

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