La Boring Machines organizza viaggi. Ma non è un tour operator. Nei dischi che pubblica non sono contenute bustine con sostanze stupefacenti tipo corrieri colombiani. Sono i dischi che pubblica che si sostituiscono a sostanze stupefacenti da assumere per entrare in orbita, lasciare il pianeta terra in fiamme e salire su su verso lo spazio infinito. E oltre. I suoi dischi si sostituiscono anche a macchine del tempo senza l’incubo dei terroristi libici alle calcagna, a cinema in 3D senza costosi schermi LED e fastidiosi occhiali polarizzati. Un lettore cd, due casse stereo e una poltrona. Basta questo.
In association con Holidays Records, l’etichetta trevigiana che nel tempo ci ha regalato tra gli altri Be Invisible Now, Philippe Petit, Fabio Orsi, offre il disco omonimo di Squadra Omega, mutante creatura cresciuta sul suolo italico. Il progetto nato da membri di With Love, Mojomatics, Movie Star Junkies è pensato come una jam session in cui la fa da padrona l’empatia tra i componenti presenti. Dopo alcuni dischi-registrazioni live questo appare come la punta dell’iceberg della loro creatività, anche grazie ad una produzione, registrazione e suono che spingono il disco lassù nell’olimpo dei migliori prodotti nell’anno domini 2011.
Questo manipolo di vati comanda una diligenza e sprona cavalli imbizzarriti di kraut e space-rock. I territori battuti sono pieni di ombre accarezzate con artigli psichedelici, ci si addentra in boschi pieni zeppi di frutti acidi che piovono come meteoriti, ci si inerpica su ripide salite di montagne sacre care a Jodorowsky, per sterzare poi lungo deviazioni free-jazz e perdersi in passaggi cinematografici.
Un magnifico viaggio.
Luca Freddi