La storia è passata per l’Europa nell’estate 2010. Quattro band che hanno fatto la storia di un genere si sono ritrovate per alcune date che hanno visto Anthrax, Megadeth, Slayer e Metallica esibirsi in sequenza.
Che abbiate visto l’evento dal vivo (nei vari Sonisphere Festival in cui si è svolto), nei cinema o su youtube, è impensabile lasciarsi scappare questa release. Disponibile come doppio dvd, doppio blu-ray e nella futura super deluxe edition box set (con 5 cd audio, booklet di 24 pagine, poster, plettri e chi più ne ha più ne metta), il package celebrativo del Big Four racchiude in cinque ore di musica le perfomance di band amate a ogni latitudine. Impressionante vedere l’energia e il divertimento che un concerto degli Anthrax regala tutt’oggi dopo trent’anni, ammirare la precisione chirurgica e l’abilità tecnica sconfinata dei Megadeth, la furia esecutiva e malvagia degli Slayer nonché i capipopolo del metallo statunitense Metallica chiudere un concerto che ha già fatto epoca.
Qualità video e audio ottime, montaggio di classe e un contenuto extra succosissimo che ci presenta tra le tantissime chicche Lars Ulrich e Dave Mustaine a colloquio nel backstage mentre parlano dei rispettivi figli. La palma di best perfomer se la aggiudicano rispettivamente Frankie Bello, Dave Mustaine, Dave Lombardo e James Hetfield. Non vogliamo mancare di rispetto a nessuno, ma è splendido vedere questi quasi cinquantenni (a esser buoni tra quarantacinque e cinquanta via, ndr) ancora a sbattersi come pazzi sullo stage coinvolgendo il pubblico all’ennesima potenza suonando senza sosta (Bello), a macinare riffs e assoli di canzoni leggendarie senza accusare mai un cedimento emanando carisma come pochi (Mustaine), a regalare fill di batteria e soluzioni impensabili per una canzone thrash facendola diventare sempre più potente e colossale anche se ha oramai venti e passa anni (Lombardo), a comandare una folla adorante con un solo sguardo suonando stravelocizzati inni di generazioni come “Creeping Death” e “Master Of Puppets” (Hetfield).
Se proprio volessimo trovare il pelo nell’uovo, potremmo dire che il pubblico di Sofia canta forte ma scatena pochi pits infernali come ci si aspetterebbe di fronte a queste band; inoltre il tempo non è stato esattamente clemente, ma vedere “Holy Wars” eseguita durante un temporale è un’altra delle tante esperienze da pelle d’oca che questo prodotto potrà regalarvi. Consigliatissimo.
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