Tove Lo – Lady Wood

tove-lo-lady-woodA due anni di distanza da “Queen of the Clouds”, Tove Lo pubblica “Lady Wood”. Anticipato dal singolo “Cool Girl”, il secondo progetto discografico della cantante svedese è senza dubbio una delle migliori espressioni del genere elettropop degli ultimi anni.

Come il precedente, anche il nuovo album è diviso in capitoli: “Fairy Dust” e “Fire Fade”. Nel primo capitolo, quello più sfrenato, Tove Lo mette a nudo la propria anima con degli sconosciuti a cui sussurra segreti sporchi. Il sesso è l’elemento principale e viene affrontato in modo esplicito ma con una naturalezza da applausi. Il secondo capitolo, invece, è quello più tenebroso. L’artista svedese si confessa raccontando le proprie insicurezze e i rischi causati dalla maggiore esposizione mediatica raggiunta negli ultimi anni. Tra i dodici brani che compongono l’album spiccano, oltre alla già citata “Cool Girl”, “True Disaster”, “Imaginary Friend” e Flashes”. Il ritornello di “Flashes” è probabilmente la perla di questo progetto e già me lo immagino utilizzato da Mtv come base delle clip durante qualche premiazione.

Ascolti “Lady Wood”, il nuovo album di Tove Lo, e inizi a farti due domande sul perché in Italia un progetto così sfacciato ma allo stesso tempo curato ed elegante non venga mai pubblicato da nessuna delle nostre artiste italiane.
Ma poi ci pensi un attimo e vedi che la risposta è abbastanza semplice, il tema del sesso da noi è ancora un tabù. Nessuno infatti si sognerebbe mai di produrre e finanziare un artista che nel logo ha una vagina per rappresentare la lettera “o” e che nella copertina del disco ufficiale si fa ritrarre mentre mette la mano dentro gli shorts. Infine, aggiungo, nessuna si sognerebbe mai di usare un titolo che allude al fatto di essere molto eccitata, bagnata. Perché è questo che vuol dire “Lady Wood” e diciamo anche che, come avete sicuramente capito, non si tratta del bagnarsi dopo un tuffo in piscina.

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