Metalitalia è uno dei siti musicali maggiormente visitati in assoluto. La fedeltà dell’audience e l’essere riusciti a costruire un festival che è già un riferimento per gli appassionati, ha permesso al portale di imporsi anche all’attenzione delle agenzie pubblicitarie negli ultimi due anni.
Con quali testate musicali online lavori? Scrivi di musica anche altrove?
Lavoro con Metalitalia.com, non faccio nulla per alcuna altra testata sia per scelta che per mancanza di tempo.
Qual è il tuo attuale ruolo nella/e testata/e per cui lavori?
Gestione di vari aspetti amministrativi del portale, tra cui l’amata/odiata sezione “notizie”. Poi tengo contatti con alcune etichette, ogni tanto scrivo qualche recensione e faccio qualche intervista. Negli ultimi anni dedico parecchio tempo al Metalitalia.com Festival.
Il tuo lavoro principale è questo?
No, sono un impiegato di una ditta commerciale, un collaboratore di un noto sito di e-commerce rock/metal europeo e faccio anche qualche produzione/promozione di concerti per uno dei principali locali del Nord Italia.
Qual è l’introito principale della testata per cui lavori?
Adv Online.
Quante persone lavorano per la tua stessa testata? Vengono tutte retribuite?
No, gli introiti sono utilizzati per i costi di gestione, amministrazione e rinnovo del portale. Inoltre ci sono costi derivanti dal Metalitalia.com Festival e altri dalle attività che con il nostro stand facciamo ai grandi eventi.
Per quale motivo, a tuo parere, difficilmente c’è chiarezza sulle visite e sugli introiti di un sito? Per quale motivo questo accade? Ritieni che sia invece giusto mantenere una minima privacy sul tema, eccezion fatta per chi investe sul sito stesso?
C’è scarsa chiarezza su quanto un sito è visitato principalmente per il fatto che tutti vorrebbero avere molte visite, quando ben pochi ne hanno. E chi non ne ha non vuole ammetterlo. Ritengo corretto fornire i veri dati (diciamo le dashboard mensili di Google Analytics) non solo a chi investe soldi in pubblicità su un portale ma anche a entità come promoter ed etichette, che collaborando con un sito investono automaticamente il loro tempo e lavoro.
Quanto gli addetti ai lavori (etichette, promoter, uffici stampa, artisti…) sono sufficientemente informati (e formati) per capire le dinamiche del web e la reale efficienza di un sito piuttosto che di un altro?
Se queste entità sapessero che tale sito ha poche visite, difficilmente gli concederebbero interviste agli artisti che promuovono o accrediti dei concerti che organizzano. E sotto quindi con dati inventati, operazioni d’immagine, like comprati con campagne sponsorizzate su Facebook e altri trucchetti che generano grandi numeri che fan sembrare grande quello che grande in realtà non è. Tendenzialmente in Italia questi stratagemmi purtroppo funzionano. Come detto sopra, un sito andrebbe pesato per quanto è effettivamente visitato, non per quanti like genera la battuta fatta sulla pagina Facebook di tale sito, o il Tweet con l’immagine ad effetto del momento.
Quanto credi che i social network abbiano influito nel cambiare (potenziandoli, diversificandoli o depotenziandoli) il ruolo dei siti stessi? Pensi che una fanpage sia allo stato attuale più o meno importante del sito stesso?
I social network da un lato hanno ampliato il potenziale di un sito ma hanno anche falsato i numeri in campo. Attualmente ci sono siti piccoli, molto piccoli, con grosse pagine Facebook. Sarebbe forse corretto chiamarle “pagine Facebook con un sito” e non il contrario. Spesso sono entità che hanno investito più in campagne a pagamento su Facebook che in contenuti e sviluppo del sito stesso. Ad ogni modo, i veri lettori che seguono attivamente, che si informano e approfondiscono, sono quelli che leggono il sito reale, non la pagina Facebook o il profilo Twitter. E’ infatti pieno di utenti che seguono le pagine Facebook e mettono like ai titoli dei post, senza nemmeno aprire i rispettivi articoli. Ecco, questi sono dei semplici “curiosi”, nulla a che vedere con i lettori veri e realmente interessati a quello che scriviamo e dunque agli argomenti che trattiamo.
Come convivi con la notorietà nell’ambiente e con l’essere preso come riferimento da altri colleghi per quanto fatto fino a oggi?
Non mi sento certo noto o importante. Mi fa piacere comunque ricevere qualche complimento per come va il sito e per come è andato finora il Metalitalia.com Festival e non manco mai di precisare che è merito mio solo in parte: ben prima di me altre persone, tra cui soprattutto il nostro caporedattore Luca Pessina e l’editore David Scatigna, hanno avviato e portato avanti il sito con una passione e una dedizione fuori dal comune.
Perché secondo te c’è così tanta gente che fa, o prova a fare, il tuo stesso mestiere? C’è a tuo parere sufficiente preparazione? C’è solidarietà tra colleghi o aspiranti tali, oppure prevalgono invidie e frustrazioni?
Ci sono siti concorrenti che hanno dimostrato di avere qualità, questo va riconosciuto. Purtroppo nell’ambiente ci sono molti “chiacchieroni” e persone che tendono a salire su una determinata barca solo per farne parte o per fini secondari. E’ piuttosto diffuso come fenomeno, gran parte del successo di un sito è la quantità di persone competenti, attive, interessate, appassionate e con tanta voglia di sbattersi che ci lavora dentro. Se già questa quota raggiunge il 30-40% dell’organico complessivo, allora quel sito ha buone possibilità di avere successo.
Quali sono i tre momenti/servizi migliori (professionalmente parlando) che hai vissuto/realizzato fino a questo momento?
Non citerei tre fatti in particolare. La più grossa soddisfazione è stata vedere Metalitalia crescere negli anni fino allo stato attuale e culminare, lo scorso anno, con il grande sold-out del Metalitalia.com Festival 2015
Come vedi il mondo dell’editoria musicale online da qui a tre anni?
Sempre più dominante sul mondo della carta stampata, grazie soprattutto alla crescente professionalità degli staff, la qualità dei servizi legati al web e ai sempre migliori e versatili dispositivi di consultazione come smartphone e tablet.
Metalitalia.com Festival 2015 – Live Music Club di Trezzo sull’Adda (MI)