Chi è Dave Mustaine? Una leggenda dell’heavy metal. Una delle figure più controverse e discusse della musica pesante. Curriculum musicale: carriera ultra trentennale, maestro della sei corde, membro chiave dei Metallica negli anni della formazione, padrino del thrash metal, leader indiscusso dei pluripremiati Megadeth. Attività extra curricolari: una vita di eccessi, droghe, lotte e faide che ha dato parecchia linfa vitale a riviste di settore e al gossip musicale internazionale.
Esce ora la sua biografia ufficiale, scritta a quattro mani con Joe Layden (già autore sportivo e collaboratore di “The Rock Says”). Il volume si piazza molto in alto nella scala delle bio musicali, ma non è certo esente da difetti. Tra i punti di forza la scorrevolezza e il divertimento della lettura: Mustaine non ha perso un briciolo della sua verve e del suo carattere, racconta la sua vita senza commiserazioni o dente avvelenato, anzi ammettendo le sue colpe e reclamando i suoi meriti, ma sempre sottolineando che gli anni sono passati come voleva lui e cioè veloci, rabbiosi e chiassosi. Per chi è già un fan del rosso (e per chi ha già visto l’ottimo documentario “Megadeth – Behind The Music”) non ci saranno molte sorprese: la sua vita e le sue peripezie sono state chiacchierate così tanto da lasciare ben pochi segreti ma è un piacere leggersi tutta la storia e gli aneddoti in una versione coerente ed ordinata. Forse manca qualche leggenda mai completamente svelata ma le sue peripezie ci sono quasi tutte: droga su droga, viaggi in rehab, lo spettro dei Metallica e l’amore/odio con James e Lars, la roulette dei membri dei Megadeth, i riff poderosi e la ricerca a tutti i costi del successo mainstream, l’infortunio e il ritorno… Non aspettatevi un livello cinematografico da Motley Crue o Led Zeppelin comunque: certamente di deboscio ce n’è pacchi, ma è chiara la volontà di Mustaine di non voler rischiare la glorificazione della fattanza.
Quello che stupisce negativamente è la clamorosa superficialità con cui vengono trattate le sue opere. Ok che è letteralmente una biografia su Mustaine l’uomo e non una retrospettiva sui Megadeth ma insomma…Mustaine E’ i Megadeth, e viceversa. E’ come se Maradona scrivesse una biografia accennando solamente ai suoi gol più famosi. Quindi rimarrà a bocca asciutta chi è alla ricerca di dettagli tecnici, scienza chitarristica, spiegazioni prettamente musicali (anche se c’è da segnalare però la voce di corridoio riguardante un libro dedicato esclusivamente alle canzoni dei Megadeth, sulla cui lavorazione si vocifera da anni, ndr). Molta più enfasi è data alle relazioni umane con famiglia, musicisti, produttori, spacciatori e quant’altro…insomma allo ‘spirito’ del tutto. Altro punto negativo è forse una certa prolissità nel narrare la sua recente conversione, che ruba spazio alla produzione musicale degli ultimi anni (decisamente non fondamentale come quella degli esordi, ma forse meritevole di più inchiostro). Per il resto, una vita da infarto raccontata in modo tagliente e brillante, un libro obbligatorio per ogni metallaro (sia amante che detrattore dei Megadeth) ma anche ottimo per chi vuole scoprire una delle figure più intese del rock.
Marco Brambilla