La notte più lunga. Basterebbero queste quattro parole e la mia totale incapacità di tenere ancora le mani sulla tastiera a riassumere la quarta serata del Festival di Sanremo 2016, quella che ha preteso di “condensare” (immaginatevi Mike Myers che fa le virgolettine come Dr Evil)
-venti esibizioni dei Big in gara
-quattro esibizioni Giovani più premiazione vincitore
-un premio di consolazione (a Miele dopo la faccenda del ripescaggio)
-tre ospiti (Elisa, j Balvin e Lost Frequencies)
-siparietti di Carlo Conti con Madalina Ghenea e Gabriel Garko (che, a onor del vero, almeno fa autoironia)
-Virginia Raffaele nei panni di Belen Rodriguez, che meriterebbe tre ore da sola
Capitemi, non è stato facile. Le ore di sonno perse da martedì cominciano a farsi sentire. C’è aria di liberazione nostalgica come sempre nelle serate del venerdì di Sanremo: il che porta un po’ meno ingessatura nelle esibizioni dei Big ma fiacca la resistenza nelle gambe, pardon nelle dita, di chi il Festival lo racconta per lavoro.
Dicevamo, la serata. Mi sento di assegnarle una sufficienza risicata (Un 6 meno, quello che prendevo a matematica quando andava bene). Passano il turno in 15: sostanzialmente tutti gli ex talent tranne i Dear Jack, che precipitano nell’incubo del ripescaggio assieme a Bluvertigo, Neffa, Irene Fornaciari e Zero Assoluto. Per loro si apre il televoto e l’amato “pubblico da casa” (o popolo bestia, come direbbe mio padre) avrà tempo fino alle 20.40 della serata finale, sabato 13 febbraio, per esprimere la propria preferenza. Solo una.
LE NUOVE PROPOSTE
C’è noia, c’è voglia di finire, di sapere chi vince almeno tra i giovani: e dopo la lunghissima polemica per l’eliminaizione di Miele, risultata perdente dopo la seconda votazione “correttiva”, la giovane cantante viene invitata ad aprire la gara dei Big come consolazione.
Tra i giovani vince proprio quello che ha ribaltato la sorte di Miele, ovvero Francesco Gabbani che porta a casa anche il premio della critica, mentre Chiara dello Iacovo si aggiudica il premio della Sala stampa Lucio Dalla.
I CAMPIONI
Migliorano quasi tutti, Dolcenera spicca con un pezzo che finalmente ce la riporta nuova. Elio e le Storie tese con il botox posticcio e il cambio Mangoni(?)-travestito-da-Elio/Elio sono oltre ogni percezione.
GLI OSPITI
Per fortuna sono durati poco. Elisa che, complice la voce poco calda e tanta emozione, non è la solita sicurezza sul palco. Interessante Lost Frequencies che riesce a non farti odiare la dance più commerciale.
Ah, riprendetevi J Balvin in Colombia e TENETEVELO.
L’EPILOGO
Per quanto mi riguarda, superata questa non può che migliorare. Domani sera vado a vivere. Sempre che riesca a passarmi l’adrenalina e non il sonno…
GLI HASHTAG
#iltatuaggiodibelen perché la Belen-Raffaele è la più vincente di tutti, con il tattoo di Facebook sulla coscia
#ciaoalfredo i The Jackal hanno conquistato il second screen
#embargo bucato poco prima della vittoria di Gabbani dal giornalista di Dagospia. Il che apre tanti interrogativi
#rainbow che continua, inarrestabile, fino ad arrivare al polso di Madalina Ghenea.