Festival di Sanremo 2017, il pagellone della serata finale

La serata finale del Festival di Sanremo 2016 stravolge molti dei pronostici e ne conferma altrettanti: se sin da subito avevamo intuito quali fossero quelli più forti, ovvero la triade andata poi in finale, alcune posizioni della classifica ci hanno stupiti non poco per posizionamento.

Ecco il pagellone dell’ultima serata, la finale di Sanremo 2017.

I CAMPIONI

Elodie – Tutta colpa mia: Voto 5
Elodie apre la gara della serata finale e lo fa con un tailleur bianco che le sta benissimo, molto meglio degli abitini froufrou delle altre sere. Anche l’interpretazione è decisamente migliore, convince moltissimo.

Michele Zarrillo – Mani nelle mani: Voto 5
Col suo pezzo zarrilliano (e un’imprecisione inaspettata sul finale), Michele riconferma elegantemente il voto delle altre sere.

Sergio Sylvestre – Con te: Voto 6
Strano esempio di una canzone che più la ascolti, meno ti piace. Sergio ne deve fare di strada per dominare completamente un un pezzo difficile, che lo sovrasta.

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Fiorella Mannoia – Che sia benedetta: Voto 6
Fiorella è impeccabile e si presenta con un abito rosso che la rende una dama rinascimentale. A farle l’in bocca al lupo c’è Enrico Ruggeri; lei è vocalmente irreprensibile, ma il pezzo comincia a svelare la sua ripetitività.

Fabrizio Moro – Portami via: Voto 5
Accenna persino un sorriso. A fargli l’in bocca al lupo, in pieno stile Defilippiano, c’è Gianluca Grignani.Il pezzo non è comunque niente di che.

Alessio Bernabei – Nel bel mezzo di un applauso: Voto 4
Fa sempre le stesse mossette dai tempi dei Dear Jack.

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Marco Masini – Spostati un secondo: Voto 5
Noi continuiamo a non spiegarcelo, però stasera convince di più.

Paola Turci – Fatti bella per te: Voto 7
Stasera si è fatta bella lei per prima. Paola convince e ci rende tutti molto contenti per la ritrovata sicurezza sul palco.

Bianca Atzei – Ora esisti solo tu: Voto 102,5
Per lei l’imbeccata di Kekko Silvestre, che le ha scritto il pezzo. Identica l’interpretazione ma almeno stasera non piange.

Francesco Gabbani – Occidentali’s Karma: Voto 6
Arriva con un look molto D&G e minicravatta (un po’ merito nostro, vero Francesco?), e il pezzo raccoglie tantissimi applausi all’Ariston.

Chiara – Nessun posto è casa mia: Voto 7
Incalzata da Francesco Renga con un messaggio video di augurio, la cantante padovana sfoggia un look in pizzo trasparente e domina uno dei migliori testi presentati in questo Festival.

Clementino – Ragazzi fuori: Voto 6
La voce si fa più roca, forse l’influenza lo ha fiaccato, ma frat’ Clementino sembra più sciolto e spigliato. Commovente l’augurio di Edoardo Bennato.

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Ermal Meta – Vietato morire: Voto 8
Ce la farà a vincere?, ci chiediamo tutti in coro in redazione. La canzone ci piace perché nonostante il tema potenzialmente politicamente corretto, non è banale e artefatta.

Lodovica Comello – Il cielo non mi basta: Voto 5
Vestita da Fata Turchina, finalmente riesce ad essere convincente. Noi siamo convinti che le starebbe molto meglio il ruolo di Katy Perry nostrana.

Samuel – Vedrai: Voto 7
La canzone cresce ad ogni ascolto e noi siamo molto felici di poterlo dire. Samuel sembra meno impacciato e ritrova quel tono caldo che gli ha dato la fama. Per lui l’augurio di Giuliano Sangiorgi.

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Michele Bravi – Il diario degli errori: Voto 8
La canzone ha un bel testo che molti hanno detto essere anacronistico per un ventiduenne: ma perché mai? Michele la canta con convinzione e credibilità. (Curiosità: a presentarlo, Fabio Rovazzi)

GLI OSPITI

Zucchero: Voto 8
Apre la serata con “Ci si arrende” e somiglia sempre più a Joe Cocker. Poco loquace in apertura, si riscatta dopo “Partigiano Reggiano” con un ricordo commosso e dialettale di Luciano Pavarotti, col quale duetta virtualmente -e per la prima volta nella storia televisiva di Sanremo- su “Miserere”.

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Alessandra Mastronardi, Giusy Buscemi, Diana Del Bufalo: Voto MISTICANZA
La compagine maschile di MusicAttitude per Sanremo si spella le mani sulla classe di Alessandra Mastronardi: è 10, signori. Più neutrale Giusy Buscemi, che merita un 6 per la compostezza. Diana Del Bufalo si fa sopraffare dal suo personaggio e gigioneggia: 4, anche meno, Diana.

Rita Pavone: Voto 8
Dà i punti a tante colleghe e canta “Cuore” con un’energia che a 72 anni quasi compiuti vorremo avere pure noi. Commossa e commovente.

Enrico Montesano: Voto 6
Comicità vecchio stile, echi di passato e tanta nostalgia nel monologo dell’attore romano.

Paolo Vallesi e Amara: Voto 3
La canzone esclusa dalla lista dei 22 Big che viene suonata all’Ariston perché parla di pace. Serve a ricordare i militari in missione. Il pezzo, per fortuna, è brutto parecchio e ce lo dimenticheremo subito.

Emanuele Fasano: Voto 4
Miracolato da Dio, o meglio dal regista Alberto Sironi che lo ha sentito suonare il piano in una stazione e lo ha filmato, pubblicando poi il suo video.

Carlo Cracco: Voto 6
La sua canzone di Sanremo è “Noi ragazzi di oggi” di Luis Miguel (che lui è convinto essere Miguel Bosè, ma fa niente): ottomila punti ormone per lo chef più televisivo d’Italia.

L’EPILOGO

Vince Francesco Gabbani
Seconda Fiorella Mannoia
Terzo posto Ermal Meta

Premio Sergio Bardotti al miglior testo: “Che sia benedetta” di Fiorella Mannoia
Premio della Critica “Mia Martini”: Ermal Meta
Premio Giancarlo Bigazzi per il miglior arrangiamento: “Di rose e di spine” di Albano
Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla” di stampa, web, radio e tv: Fiorella Mannoia
Premio Tim per la più ascoltata su Tim Music: Francesco Gabbani con “Occidentali’s karma”

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LA CLASSIFICA

Il resto della classifica:
4. Michele Bravi
5. Paola Turci
6. Sergio Sylvestre
7. Fabrizio Moro
8. Elodie
9. Bianca Atzei
10. Samuel
11. Michele Zarrillo
12. Lodovica Comello
13. Marco Masini
14. Chiara
15. Alessio Bernabei
16. Clementino

GLI HASHTAG
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