Festival di Sanremo 2018, le pagelle della finale

Si è concluso ieri sera il Festival di Sanremo 2018, condotto da Claudio Baglioni, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino. A vincere la manifestazione canora Ermal Meta e Fabrizio Moro con il brano “Non mi avete fatto niente”. Ospiti della serata: Laura Pausini, Fiorella Mannoia, Nel, Renga e Pezzali. Di seguito le pagelle della finale.

Conduttori

Claudio Baglioni 6
Il “suo” Festival è uno dei più visti degli ultimi anni. Ha fatto addirittura meglio della coppia magica Conti De Filippi. La finale ha chiuso con oltre 12 milioni 100 mila spettatori (share 58.3%) registrando il secondo miglior risultato dal 2002. In televisione vincono i numeri. Baglioni ha vinto.

Michelle Hunziker 6.5
Michelle è una che la televisione la sa fare. Certo il Festival non è Striscia la Notizia o Zelig con Bisio ma tutto sommato il giudizio complessivo delle cinque serate resta più che sufficiente.

Pierfrancesco Favino 8
Il vero mattatore di questa edizione. Da Despacito a Koltès. Il monologo che parla delle difficoltà di adattamento di uno straniero è, a mani basse, la cosa più bella di questa settimana. Bravissimo.

Cantanti in gara

Ermal Meta e Fabrizio Moro 6
Obiettivo raggiunto con più difficoltà del previsto. La coppia Meta/Moro, tra le meno simpatiche di sempre, rimarrà nella storia più che altro per il brano scopiazzato al 30%. Il regolamento dell’Eurovision Song Contest dice che non sono ammesse cover, versioni rielaborate o campionamenti di canzoni già note. Ci sarà da ridere.

Lo Stato Sociale 5
Non ci fosse stato Gabbani, l’anno prima, il Festival lo avrebbero vinto certamente i ragazzi bolognesi. Tutti parlano di nuovo, ma il nuovo che avanza è Sfera Ebbasta mica questa roba qui. Vincono il Premio Sala Stampa Lucio Dalla perché in sala stampa è da lunedì che si beve.

Annalisa 6.5 
Annalisa nemmeno quest’anno è riuscita a vincere il Festival. Però il terzo posto se lo merita tutto. Speriamo che il disco in uscita mantenga questo livello.

Ron 7
Il premio della critica va a Ron e questo lo si sapeva da tempo, inutile girarci attorno. “Almeno pensami” è una canzone che rimarrà nel tempo.

Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico 7
Per chi scrive, uno dei brani migliori di questa edizione. Premio Sergio Endrigo meritatissimo.

Max Gazzè 6
Il conte Max ottiene un dignitoso quinto posto con un brano assai difficile da recepire per gli standard odierni e che difficilmente vedremo all’interno delle playlist di Spotify.

Luca Barbarossa 5.5
La fusione tra Raul Cremona e Mannarino potevano, tutto sommato, risparmiarcela.

Diodato e Roy Paci 6.5
Dico la verità, me li aspettavo più in alto. Dopo averli massacrati la prima sera, “Adesso” è notevolmente cresciuta con gli ascolti. La versione con Ghemon, presentata venerdì, è un vero gioiellino. La sentiremo spesso.

The Kolors 6+
La roba più fresca del Festival. Non la più bella, ma almeno qualcosa che avvicina l’Italia al 2018.

Giovanni Caccamo 5
L’avesse cantato Arisa, questo pezzo sarebbe stato una della rivelazioni della 68esima edizione. Purtroppo per noi l’ha cantata Caccamo. Inconsistente.

Le Vibrazioni 5
Alla fine della fiera a essere “così sbagliato” non è stato il Festival, che ha fatto registrare numeri altissimi, ma il loro ritorno.

Enzo Avitabile e Peppe Servillo 6.5
Troppo in basso. Meritavano certamente di più. Ma si sa che la qualità in questo paese ha rotto il cazzo.

Renzo Rubino 5
Difficile, anche sforzandosi, ricordare mezza parola di questa canzone. Un vero buco nell’acqua.

Noemi 6
La rossa che rissa meritava certamente di più. Il suo scazzo con le forze dell’ordine è già storia. Purtroppo non è bastato per entrare nei cuori degli italiani. Il pezzo non era poi così male.

Red Canzian 6
Batte la coppia Facchinetti Fogli e questa è già una notizia. Il più rock di tutti. Giovani imparate da Red. #RedEsc2018

Decibel 6
Il Rouge non merita un trattamento del genere. Detto ciò, dopo il ritorno in pompa magna di Bossari spero in una reunion a Mistero. È l’Italia che lo chiede.

Nina Zilli 4.5
Il Festival di Nina Zilli ricorda quelle partite di calcio con la nebbia che finiscono zero a zero e tu dal divano non capisci un che cazzo di quello che hai visto.

Roby Facchinetti e Riccardo Fogli 5
Red Canzian 1 Roby Facchinetti e Fogli 0. Il vantaggio numerico non è bastato.

Mario Biondi 4.5
L’uomo che canta in inglese anche quando il testo è in italiano ha presentato un brano decisamente brutto. Peccato, ma tanto lo rivedremo presto.

Elio e le Storie Tese 5
Volevano l’ultimo posto e sono stati accontentati. Arrivedorci però è un bruttissimo addio.

Ospiti

Laura Pausini 6
Laringite sì, laringite no. Speriamo almeno che dopo questo sforzo riesca a riempire per ben due volte il Circo Massimo.

Fiorella Mannoia 7.5
Canta Fossati e lo fa alla grande. Nulla da dire.

Nek, Renga e Pezzali 6
Il trio delle meraviglie sale sul palco dell’Ariston e duetta manco a dirlo con Claudio Baglioni. Non aggiungono e non tolgono nulla alla lunga serata.