Justin Bieber raccontato in 10 canzoni

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Justin Bieber questo weekend sarà in concerto a Bologna per due date del suo Purpose World Tour 2016. Per l’occasione ho pensato di condensare in dieci canzoni la breve, ma senza dubbio intensa, carriera del giovane cantante canadese. Piccolo spoiler, all’interno della playlist non troverete: “Let Me Love You”, “Cold Water”, “What Do You Mean?”, “Love Yourself” , “We Are Ü Now”, “That Power” e “I’ll Show You”. Erano pezzi troppo scontati, almeno credo.
Quindi, in attesa dei due concerti e del suo ritorno in Italia il prossimo anno ad I-Days Festival 2017, eccovi i dieci pezzi che attraversano gli ultimi sei anni di Justin Bieber: dal 2010 quando Bieber era l’artista “bullizzato” da tutti fino ad oggi dove produttori del calibro di Skrillex Diplo e Dj Snake se lo contendono per le loro hit mondiali. Buon ascolto.

Baby

Ho deciso di inserire questa canzone all’interno della playlist come provocazione. Non tanto verso di voi, quanto verso me stesso. Sì ero un hater convinto, mentre adesso sono qui che parlo bene di Justin Bieber, ma solo gli stupidi non cambiano idea giusto? Sei anni fa non si parlava d’altro. C’era questo ragazzino canadese di buona famiglia che con la sua canzone (abbastanza brutta, concedetemelo), tratta da “My World 2.0” e impreziosita dal feat di Ludacris, faceva impazzire di visualizzazioni e di pollici in giù YouTube, ma era appena nata una stella.

Boyfriend

Nel 2012 la Juventus era tornata a vincere lo scudetto dopo anni difficili e, intanto, nel panorama musicale qualcuno iniziava ad accorgersi che Justin Bieber, si proprio quello di “Baby”, non era soltanto un fenomeno creato ad hoc per le ragazzine. Bieber, infatti, già forte di un seguito clamoroso, grazie all’album “Believe” puntava ad allagare la sua fan base. Il tempo come sappiamo gli ha dato ragione.

Beauty And A Beat

Cosa succede quando metti nello stesso pezzo una star in divenire e un’artista, Nicki Minaj, che nel 2012 si sta prendendo tutto con l’album “Pink Friday: Roman Reloaded”? Succede che ti ritrovi come nel video di “Beauty And A Beat”, ovvero in una festa in piscina che ti rivolta come un calzino. Non sono stato abbastanza chiaro? Una super hit moderna.

As Long As You Love Me

La perla silenziosa di Believe. Questo pezzo come gli altri dell’album, di cui esiste anche una versione acustica che vi consiglio, ha contribuito alla consacrazione di Justin Bieber come popstar. A Roma direbbero “stacce”. Insomma mettetevi il cuore in pace.

Confident

Il brano è tratto da “Journals”, album uscito alla fine del 2013 e passato abbastanza sottotraccia. Ad occhio era il periodo in cui Justin Bieber faceva parlare di sé per faccende legate alla vita privata piuttosto che per la musica. Ma “Confident” era e resta un bella bombetta impreziosita dal feat di Chance The Rapper. Si, proprio quello che ultimamente viene osannato, anche troppo, come uno dei migliori rapper della scena americana.

All That Matters

Come detto in precedenza, “Journals” è passato troppo in silenzio, anche a causa dell’assenza di supporto fisico, arrivato solamente nel 2016. “All That Matters” è un pezzo intimo e ideale per essere passato dalle radio. Però, specialmente in Italia non c’era ancora il coraggio di trasmettere le canzoni di un artista che non godeva di buona stampa ed era ancora etichettato come adatto solamente per le ragazzine.

No Pressure

Il tempo passa e Justin Bieber, come in “As Long As You Love”, ritrova Big Sean. Per quanto mi riguarda “No Pressure” è il vero punto esclamativo di Purpose, un brano elegante tratto da un album, che ha avuto il merito di essere riuscito a ripulire la figura di Justin Bieber. Molto meglio che una settimana da Don Mazzi.

No Sense

“Purpose” ha al suo interno molti momenti black, che strizzano l’occhio al rap. Attenzione non sto dicendo che in questo pezzo Justin Bieber si mette a rappare perché a quello ci pensa Travis Scott, però il suono è quello. Questo brano è uno dei tanti indizi evidenti, di quelli che non dobbiamo nemmeno cercare perché posti davanti ai nostri occhi, che ci portano ad una facile soluzione: Justin Bieber è un artista poliedrico.

Sorry

Un brano tratto da “Purpose” che conoscono quasi tutti dovevo metterlo per forza. Quando produttori come Diplo e Skrillex curano il tuo disco vuol dire che tutto sommato qualcosa la saprai pur fare. Arriva il 2015 e di colpo, almeno qui da noi, Justin Bieber viene affrontato in maniera diversa. Il pezzo lo passavano anche in discoteca, inutile che ve ne parli. Adesso in molti, non tutti, dicono che è bravo. Troppo facile così.

The Feeling

“Ti amo o amo l’idea di noi due?”. Bieber ed Halsey sono il nuovo che avanza e in “The Feeling”, brano intimo per eccellenza, dimostrano che tutto sommato i giovani non hanno poi dei gusti così pessimi o perlomeno hanno un ottimo fiuto per i talenti. La butto li, tra 15 anni saremo ancora qui a parlare di loro due.

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