Talent non vuol dire solo adeguarsi. Rappresenta la volontà di incidere e cantare seguendo cuore e istinto, senza l’obbligo di sbirciare i dati delle vendite.
Andare avanti con le proprie idee: questo l’identikit perfetto che coincide con Roshelle. La giovane ed eccentrica cantante, finalista alla scorsa edizione di X Factor, ha scelto di fare la sua musica, senza vestirsi di mainstream ma sposando il suo hip hop. La sua ultima uscita si intitola “Body Adi” e ha lo sguardo chiaramente proiettato allo scenario internazionale. Più che le parole, bastano i suoi due video ufficiali pubblicati per spiegare cosa vuol dire per lei fare musica. Il progetto collega Milano e Los Angeles con un filo diretto, in un brano dal forte respiro americano. Lo sguardo rivolto ai re della scena come Kanye West e Nicki Minaj è limpidissimo.
Stesso programma, stessa edizione, destino diverso. I Soul System hanno scritto il loro nome tra i vincitori di X Factor, trionfando quasi a sorpresa e conquistando così il pubblico. I cinque ragazzoni simpatici non hanno cavalcato l’onda del successo post talent e, dopo un’apparizione senza troppi sussulti sul palco dell’Ariston, tornano con una rivisitazione importante di un pezzo che ha fatto la storia.
“Liquido” è un omaggio all’omonimo gruppo tedesco e alla sua celebre “Narcotic”. Si tratta di una canzone molto energica che farà la voce grossa in radio, sulla scia delle note inconfondibili che hanno reso il brano del 1998 famoso in tutto il mondo.
Cambiamo canale e spostiamoci su Riki, una delle voci più importanti dell’ultima edizione di Amici. Il ragazzino classe ’92 ha scalato tutte le classifiche del nostro Paese con il suo EP “Perdo le parole”, ottenendo così un grandissimo successo soprattutto tra le fila del pubblico più giovane. Tutto ciò, nonostante non abbia trionfato nella squadra di Maria de Filippi, all’interno del talent che maggiormente sta scrivendo la nuova storia musicale italiana.
La sua “Polaroid” è una canzone molto estiva e abbina la voce di Riki a un sound moderno e ben ritmato. Gli ingredienti giusti per continuare a collezionare numeri su numeri, candidando il ragazzo di Segrate a un posto tra le promesse discografiche con più margine di successo.
Chiudiamo con una voce fuori dal coro. Con chi si è formato da solo, facendosi spazio nella sua boy band per poi intraprendere il proprio cammino da solista. Grido ha deciso, ormai da un po’, di fare affidamento solo ai suoi passi, senza però lasciare troppo il segno. Oggi ritorna a lottare con “Segnali di fumo”, traccia in featuring con Galup e che dà il titolo al suo ultimo album.
Punta inevitabilmente alla rotazione radiofonica e, a differenza delle scelte degli anni scorsi, questa volta ci troviamo di fronte a un brano che si trova a suo agio proprio in spiaggia. Ricalca lo stile dei Boomdabash, con il ritornello che fa il suo dovere e il flow del rapper che scandisce il resto del pezzo. Un buon prodotto per Grido, finalmente nel momento giusto.
Se da un lato Roshelle prova a dire la sua con uno stile personalissimo ed invidiabile, Grido tenta l’ormai eterna scalata verso posizioni migliori, almeno in classifica. Riki sembra essere piano piano una certezza, mentre ai Soul System serve ancora tempo per trovare la propria dimensione. Nessun bocciato, per ora, ma occhio a non essere rimandati a settembre.