La terza edizione dello Zermatt Unplugged verrà ricordata soprattutto per le incredibili esibizioni di Lionel Richie e di Billy Idol. L’organizzazione impeccabile e l’immensa professionalità Svizzera, sono soltanto due fattori di una manifestazione che meriterebbe molto più spazio promozionale nel nostro paese, dato che in tre ore e poco più di treno è possibile raggiungere l’incantevole cittadina che ospita il festival.
Durante il cocktail di benvenuto, Lionel Richie si è detto felice di essere in un contesto simile: “E’ abbastanza difficile trovare qualcosa che ancora non ho fatto nella mia carriera. Partecipare a questo evento sarà sicuramente un’esperienza nuova e unica, non posso dire di essere un habitué del suolo europeo e tenere un concerto unplugged è una bella occasione per esibirmi di fronte a un pubblico che non mi ha mai visto, per lo meno in questa veste. Ringrazio gli organizzatori per l’opportunità e non vedo l’ora di salire sul palco.”
Anche Billy Idol condivide il pensiero del collega: “E’ qualcosa di nuovo anche per noi artisti stessi, dobbiamo reinventare in qualche modo pezzi che magari suoniamo da anni nella stessa maniera, è una sfida in fondo.” Jon Lord, il padrino della manifestazione, puntualizza: “E’ una località incantevole e che ha come punto a suo favore la totale assenza di traffico. È bellissimo perdersi in camminate evocative e caratteristiche in mattinata per poi godersi buona musica al pomeriggio e durante la serata, quando sono venuto qui a suonare l’anno scorso non ho apprezzato fino in fondo questa possibilità, quest’anno devo ammettere che me la sto godendo alla grande (risate, ndr)”.
Abbiamo avuto occasione anche di scambiare quattro chiacchiere con il direttore del festival Thomas Sterchi, ovviamente felice ed emozionato: “Siamo riusciti a mettere in piedi un cast assolutamente di prim’ordine, oltre alle due stelle qui presenti, abbiamo anche Milow, Jason Mraz, James Walsh e un sacco di altri nomi interessanti sparsi per le varie location in cui si suona qui in città. Stiamo già pensando all’anno prossimo, non voglio pormi limiti perché era impensabile immaginare che saremmo riusciti ad arrivare a Lionel Richie e Billy Idol, star talmente immense da sembrare irraggiungibili per il nostro evento.”
E come viene recepita questa manifestazione dai media locali e internazionali? “Si sta allargando il giro, come puoi vedere abbiamo qua televisioni svizzere e tedesche, radio locali e nazionali e giornalisti che arrivano anche dal Giappone. L’Italia? Devo essere onesto, sei il primo giornalista italiano con cui ho il piacere di parlare, finalmente direi! Vorremmo coinvolgere maggiormente gli artisti e le band italiane, sappiamo benissimo che ci sono nomi di prim’ordine a poche ore di distanza da qui, solo che il tempo non ce lo permette e soprattutto diventa difficile conciliare così tante esigenze diverse. Spero che per la prossima edizione si riesca a portare delle band italiane a suonare allo Zermatt Unplugged, spero anche che il pubblico italiano possa essere presente in numero sempre maggiore!”
E noi non possiamo fare altro che portare il messaggio a tutti i lettori e appassionati di buona musica, appuntamento all’anno prossimo!
Grazie a Zermatt Unplugged Press Office e a Helge Von Giese.
{dmotion width=”480″ height=”360″}xczrle{/dmotion}
{dmotion width=”480″ height=”360″}xczs51{/dmotion}
{dmotion width=”480″ height=”360″}xcyek5{/dmotion}