Si parla tanto di reality, ultimamente. Dobbiamo parlarne anche in questo caso, perché la storia di Alexandra Burke parte da lì. Da X Factor, per essere precisi. A 16 anni, una giovane e un po’ spaesata (anche se talentuosa) Alex si presenta ai provini per il talent e viene bocciata.
Ci riprova la scorsa edizione, viene selezionata e vince. Spinta dalla mamma e dal fratello, confessa, perché anche se ha sempre saputo che la musica era la sua vita, non era così convinta di riprovare con il talent.
E invece?
Mio fratello e mia mamma quella mattina mi hanno letteralmente tirata giù dal letto e spinto ad andare all’audizione. Non immaginavo certamente che avrei vinto X Factor.
Cosa rappresenta per te la musica?
Sarà banale ma la musica è vita. A 16 anni mi chiedevano se sarei andata al college, e io ‘no, io voglio provare a trovare la mia strada con la musica’. E’ stata la scelta migliore che potessi fare: oggi lo posso dire.
Come racconteresti in poche parole il tuo disco Overcome, che esce oggi?
E’ il mio diario: ascoltando le mie canzoni conoscerete la vera me. Lì dentro racconto tutte le mie esperienze. Alcuni testi sono così personali che rileggendoli mi sono salite le lacrime agli occhi. Per me fare musica significa far ascoltare al pubblico storie che possa condividere e riconoscere come proprie. Avevamo tante canzoni alla fine, è stata dura selezionare quelle per l’album.
Com’è stato lavorare con il rapper Flo-Rida, che duetta con te in Bad Boys?
Grandioso! Abbiamo registrato di notte, lui è arrivato, ha cantato e tutto è subito girato per il verso giusto. Meno male, perché l’idea del duetto ci è venuta solamente due settimane prima che concludessimo i lavori per l’album.
A X Factor hai duettato con uno dei tuoi idoli, Beyoncè: hai ancora la pelle d’oca?
Ricordo benissimo la sensazione di star realizzando un sogno. Era il massimo! Lei è bravissima, umile e bella, ha un grande cuore e si merita tutti i successi della sua carriera. Ero in lacrime nel camerino al pensiero che l’avrei incontrata. Sono andata anche a vedere un suo show: ho preso nota di ogni dettaglio, di come sta sul palco, di come canta… è un vero punto di riferimento per me.
Stai pensando a un tour europeo?
No, non ancora. Il 2010 sarà dedicato alla promozione, l’anno dopo spero di poter suonare dal vivo e di avere qualche data anche in Italia.
Francesca Binfaré