“Abbiamo suonato insieme ai Megadeth a un festival in Canada l’anno scorso e dopo il concerto il rappresentante del managemente ci ha portato nel backstage a parlare con Dave Mustaine. Di lì a poco abbiamo ricevuto una email che ci chiedeva se avessimo voluto che Mustaine ci facesse da manager…inutile dire che siamo quasi svenuti e abbiamo accettato senza esitazione, per noi era un sogno che si realizzava, insomma qualche giorno fa abbiamo suonato al Download Festival, qualcosa di inimmaginabile fino a pochi mesi fa, c’andavo come spettatore dannazione, ora siamo in giro in Europa a fare qualsiasi festival, poi torneremo negli States, faremo da spalla ai Cavalera Conspiracy, oggi se ti guardi in giro vedi girare i Mr.Big, i Judas Priest, santo dio ci sta esplodendo la testa (risate, ndr)”. I Baptized In Blood sono un fiume in piena, l’entusiasmo che sprigionano nonostante sia a malapena mezzogiorno è tantissimo e poco gli importa di aver aperto il Gods Of Metal 2011 quando i cancelli erano stati aperti da pochissimo: “Ma sai noi andiamo sul palco e cerchiamo di fare del nostro meglio, non siamo quelli che avanzano pretese o che si fanno problemi se a vederli ci sono dieci persone sbronze, per il noi il concerto e il palco significano tutto, suonare dal vivo è la nostra più alta forma di appagamento, inoltre il pubblico oggi è stato molto ricettivo e c’ha supportato, meglio di così…”
Quando avete iniziato? “Circa sette anni fa, più per noia e voglia di ingannare il tempo, all’epoca avevamo molte influenze punk, ascoltavamo un sacco di band della California del Sud come i Nof-X, poi col tempo ci siamo appassionati alla scena thrash della Bay Area e più recentemente abbiamo scoperto le grandi band europee come gli In Flames. Il disco è stato il risultato di tutte queste influenze messe insieme, lo abbiamo registrato insieme a Zeus (produttore, ndr) un anno fa e grazie all’arrivo su Roadrunner siamo stati in grado di farlo uscire in molti paesi. Il disco per noi è solo un mezzo per poter andare in tour e condividere la nostra musica con tutti i ragazzi che vogliono divertirsi ascoltandola.”
Quanto è importante al giorno d’oggi proporre materiale di qualità e mettere in piedi dei grandi show? “E’ fondamentale amico, cerchiamo ogni giorno di migliorarci e di fare pratica non appena la schedule dei concerti lo consente, nel 2011 devi avere un disco che suoni benissimo e sul palco devi suonare ancora meglio proponendo la tua musica, c’è tantissima concorrenza e pochissimi soldi, oggi con la rete se non sei capace non vai avanti molto. Abbiamo faticato moltissimo per arrivare a dove siamo, non abbiamo intenzione di rimanere con le mani in mano, vogliamo diventare sempre più capaci e proporre il 110% di noi stessi sul palco.”