Non ci avevano esaltato troppo i Bring Me The Horizon, prima di “Suicide Season”: dischi stereotipati e una performance live (Trezzo 2008) che, almeno nello Stivale, ha minato la credibilità di una band giovane, bollandola come uno dei casi più eclatanti del “fenomeno MySpace”.
14 giugno 2009
Fortunatamente, con l’ultima release è arrivata la qualità su disco, ma anche come concerti dal vivo. Li incontriamo al Rock in Idro, dopo quasi un anno ininterrotto di tour, per parlare con la band al completo: unico escluso Jonah dei Bleeding Through, ai tempi rimpiazzo provvisorio e di recente confermato come nuovo chitarrista della band.
“Jonah per ora è una scelta temporanea; non sappiamo e non abbiamo ancora idea di cosa faremo, ad oggi sta lavorando molto bene e siamo contenti di questo.”
“Lavorare nei Fredman Studios, ad oggi, è stata la migliore esperienza: tutti quelli che avevamo passato in precedenza (Nottingham e Birmingham) erano di qualità, ma non è stato come lavorare con Fredrik. È stato fico andare in Svezia e registrare nello stesso posto dove sono stati prodotti molti dei nostri dischi preferiti.”
“Mentre stavamo lavorando alle canzoni, che poi sono entrate a far parte di “Suicide Season”, era nostra intenzione provare a fare qualcosa di diverso rispetto a “Count Your Blessings”, cercando di provare più soluzioni possibili. L’elettronica era solo una delle tante cose che, a conti fatti, ha funzionato. A tutti noi piacciono diversi tipi di musica, elettronica, hip hop e dance, quindi volevamo portare queste nostre influenze in modo naturale, facendole suonare bene.. non come fatto dagli Enter Shikari e simili.”
“La title track parla di un nostro amico che ha perso il padre; da quel giorno lo abbiamo perso non si è più ripreso, facendogli prendere delle scelte secondo noi errate. Come il cd precedente, anche “Suicide Season” gira attorno alla vita, la morte, le scelte che vengono fatte e la consapevolezza che ci sia qualcosa peggiore della morte. Allo stesso ragazzo è ispirata “Sleep With One Eye Open”: era uno dei nostri migliori amici e si occupava di vendere il merchandise tramite il nostro sito. Poi abbiamo scoperto che lo vendeva anche su Ebay, guadagnando soldi a nostra insaputa e, di fatto, pugnalandoci alle spalle.”
“Girare in Europa, come abbiamo fatto un paio di anni fa con Killswitch Engage, ha i suoi lati positivi e negativi. È bello girare e suonare per farsi conoscere; in Europa è andata bene, ma in Inghilterra siamo il classico gruppo che o si ama o si odia. A molti fan dei Killswitch Engage non andiamo a genio, quindi abbiamo preso parecchi insulti.. non è stato bello.”
“JJ Peters (uomo guida dei Deez Nuts, ndr) lo conosciamo da tempo: era il batterista degli I Killed the Prom Queen e siamo andati in tour con loro in passato. Quando ha creato questo suo nuovo progetto, i Deez Nuts, abbiamo pensato che la collaborazione con quello che è il più grande ragazzo “party-bevi-ogni-giorno” fosse naturale.. così è nata “Football Season Is Over!”.
Nicola Lucchetta