Davvero radiofonica la canzone dei BTwins, ossia i gemelli (twins) Eraldo e Giuseppe Di Stefano. Vengono dal Cet, la scuola di musica di Mogol nel 2008, dove sono stati notati dal maestro durante un provino. Sono compositori e autori, in questo caso però sono solamente interpreti del brano “Mi Rubi l’Amore”, scritta di Saverio Grandi e Cesare Chiodo (autori di Vasco Rossi e Laura Pausini).
Quali emozioni state vivendo a poche ore dal debutto all’Ariston?
Siamo pronti e carichi, ma non sappiamo che tipo di emozione ci darà realmente il palco: la diretta è diversa dalle prove che abbiamo fatto, aspettiamo trepidanti di esibirci. Possiamo però dire che Sanremo è una centrifuga di emozioni.
Il vostro obiettivo per stasera qual è?
Divertici e divertire il pubblico con la nostra canzone. Speriamo di piacere anche ai grandi autori che hanno scritto la nostra canzone.
Cosa preparate per il futuro?
E’ uscito un cd con otto tracce che si intitola “BTwins”. Tre brani sono interamente scritti da noi, tre sono frutto di collaborazioni mentre “You Shine” è la traduzione di “Brilli”, pezzo scritto da Mogol. C’è anche una traccia con il video con cui ci siamo presentati a Sanremo. Speriamo poi dopo il Festival di fare tanti live, che è la cosa a cui teniamo di più.
Avete detto che cercate di ispirarvi ai Beatles…
Sì, sappiamo che significa puntare in alto ma pensiamo che avere un punto di riferimento simile ci spinga a crescere.
Talent show: vi ci vedete o no?
Non abbiamo mai pensato di fare un talent, noi abbiamo sempre voluto essere a Sanremo, forse perché papà è musicista e quindi per noi il Festival era un obiettivo incredibile che abbiamo voluto raggiungere con testardaggine.
Francesca Binfarè