Abbiamo incontrato il simpaticissimo batterista Chris Adler due ore prima dell’esibizione dei Lamb Of God a Milano di supporto ai Metallica.
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22 giugno 2009
“I Metallica sono stati gentilissimi a chiederci di partecipare al loro tour, abbiamo suonato con i Big Four (del thrash metal americano, ndr), Anthrax, Slayer, Megadeth e ora con loro, anzi suoneremo con i Metallica fino a fine anno e saremo in tour con loro fino al 2010! Ci stiamo trovando benissimo insieme, ci troviamo ogni sera dopo i concerti, ceniamo insieme, apprezzano il nostro nuovo disco, a noi piace molto il loro, stiamo costruendo un bel rapporto di amicizia, è bello condividere con loro queste cose.”
“In America siamo diventati un gruppo di grido oramai, in Europa invece questa possibilità di andare in tour insieme ai Metallica è una grande occasione per noi, in precedenza avevamo suonato poco qui per problemi con la vecchia etichetta, ora con la Roadrunner stiamo ricominciando a girare il continente ed è una grande occasione che magari ci permetterà di farci conoscere molto più facilmente.”
“Il pubblico italiano è eccezionale, noi siamo sempre stati abbastanza sfortunati invece, ogni concerto che abbiamo fatto in Italia è stato caratterizzato da problemi tecnici, non c’è mai stata una volta in cui abbiamo potuto goderci lo show, quindi spero che questa sera sia la volta buona!”
“Cosa penso di “Wrath” (loro ultimo disco, ndr) a qualche mese dalla sua publicazione? Sono davvero contento del nuovo disco, abbiamo girato in tour per due anni suonando le canzoni di “Sacrament” e benché ami le nostre canzoni, non vedevo l’ora di avere pezzi nuovi da proporre nei concerti. Mi sono accorto che mi sento molto gasato a suonare i nuovi pezzi, già da quando facciamo le prove pre concerto sono carico come una molla! Nonostante abbiamo impiegato e faticato molto a comporre il nuovo album, credo sia il nostro lavoro migliore e questa è una grande soddisfazione, inoltre i responsi da stampa e fans sono stati estremamente positivi.”
“Non ci sono novità sostanziali nel mio drum kit, ho cercato però di inserire nel mio modo di suonare diverse influenze e stili che raramente avevo usato in precedenza. In “Ashes…” e “Sacrament” bene o male lo stile è quello, comunque originale e distinguibile ma senza troppe variazioni, In “Wrath” ho cercato di puntare sul groove il più che potevo, volevo essere estremamente aggressivo, ho lavorato molto sui tom e ho cercato di migliorare ciò che faccio con le braccia anziché insistere su ciò che faccio con i piedi e la doppia cassa, visto che la gente mi conosce soprattutto per questo!”
“Sono fortunato a essere considerato tra i migliori batteristi in circolazione, ho avuto diversi riconoscimenti in questo campo, ma se dovessi nominare tre dei drummer che mi hanno maggiormente influenzato, comincerei dicendoti Steve Shelton dei Confessor. I Confessor non sono mai stati una band molto conosciuta ma lui era davvero una colonna portante del sound della band, faceva un sacco di cose difficili, controtempi e passaggi complessi, aveva un gran stile. Quindi ti dico Lars dei Metallica, siamo cresciuti con lui e le canzoni della band ed essere in tour con loro è una gran cosa, ma probabilmente il mio preferito in assoluto è Gar Samuelson, il primo batterista dei Megadeth, era bravissimo a essere allo stesso tempo veloce, potente ma anche dotato di una sensibilità che definirei jazzistica, inseriva dei fill originalissimi durante le canzoni e questo non è da tutti, infatti i batteristi metal in generale suonano molto simili tra loro, io invece amo ascoltare generi diversi e batteristi in grado di suonare cose diverse, Gar era uno dei migliori in quello che faceva.”
“La crisi economica sta colpendo duramente anche il music business, negli ultimi due anni negli States c’è stato un crollo del 30% nelle vendite di concerti e biglietti per assistere ai concerti. Succede questo perché i ragazzi non hanno soldi che avanzano dai loro stipendi o magari non hanno più nemmeno un lavoro. Noi siamo fortunati a essere in giro coi Metallica, probabilmente anche chi non ha lavoro fa di tutto per vedere i Metallica e quindi… Abbiamo fatto un tour enorme negli States, coinvolgendo grandi nomi ed è andato molto bene nonostante la crisi, i metallari cercano sempre di venire ai concerti dei gruppi che amano, è qualcosa che va oltre i normali stili di vita magari più ragionati ma meno istintivi…”
“Non abbiamo ancora scritto nulla di nuovo, “Wrath” è di febbraio quindi molto recente, onestamente abbiamo incominciato a pensare quando dovremo rimetterci a scrivere ma ora siamo in tour fino al 2010, inoltre abbiamo ricevuto diverse offerte per suonare in posti dove non siamo mai stati come Sud America e Sudafrica, quindi saremo sulla strada ancora per molto tempo per i nostri tour da headliner. Quando a 2010 inoltrato finiremo tutto questo torneremo a casa per vedere se ci ricordiamo ancora chi sono e come sono le nostre mogli e i nostri figli e dopo questo penseremo a un nuovo album!”