A quasi trent’anni dalla pubblicazione di “Questo Piccolo Grande Amore”, Claudio Baglioni torna sul luogo del delitto e lo fa in grande stile.
22 maggio 2009
Lo scorso febbraio è infatti uscito il primo romanzo completamente scritto dal cantautore italiano, che riprende e sviluppa ulteriormente la storia che incantò l’Italia nel ’72, ma non solo: il prossimo 17 giugno il cantante romano riproporrà l’intera opera con l’aggiunta di diversi inediti all’Arena Civica di Milano, dopodiché partirà per un lungo tour. Già l’anno scorso le anteprime dello spettacolo avevano riscosso enorme successo e le prevendite delle prime date del 2009 stanno confermando il trend positivo. Nella suggestiva cornice di Palazzo Marino, Baglioni ha colto così l’occasione per confermare il proprio amore per la città meneghina.
Claudio Baglioni: “Come sapete, pur essendo romano, nutro per la città di Milano un amore immenso e quando mi è stato chiesto di spostare la location dallo storico Vigorelli all’Arena Civica non ho esitato a dare una risposta positiva. Avevo scelto il Vigorelli per ragioni storiche e sentimentali perché fu teatro del mio primo tour milanese e di moltissimi concerti che hanno cambiato la storia del nostro paese. Poi però ci siamo scontrati col numero troppo alto di richieste che ha costretto l’organizzazione a trovare un nuovo spazio disposto ad ospitarci e credo che nessun luogo sia più indicato.
Anche a questo palco sono molto legato per un fatto particolare: fu il primo ad accoglierci dopo la scomparsa di un nostro caro compagno di viaggio che perse la vita proprio mentre eravamo in tour. Come potete immaginare eravamo tutti molto scossi e pensammo a lungo se proseguire o fermarci. Decidemmo di andare avanti e l’ovazione che il pubblico ci regalo fu la conferma che avevamo fatto la scelta giusta. Milano non è una città che si mostra come può essere Roma: qui tutto è da scoprire, tutto è celato e spinge chi la visita alla scoperta. E’ piena di palazzi stupendi, di chiese che se non le giri non potrai mai vedere. Usando una metafora, potrebbe essere paragonata all’amore eterno, ad un fuoco che non smette mai di ardere.
Il lavoro che ho svolto per “QPGA” potrebbe essere visto come quello che fa l’artista che non ha più idee e va a ripescare nel proprio passato, ma a ben vedere si tratta di una grande sfida non priva di rischi per me. Sono andato a riprendere in mano il lavoro, ho scoperto molti brani che avevo solo abbozzato o che non si sposavano alla perfezione con il progetto originale, già troppo lungo per l’epoca e soprattutto per uno sconosciuto quale ero. Da lì è ripartito tutto: ho cominciato a scrivere il mio primo romanzo, basato sulla storia originale ma che poi si sviluppa in modo totalmente autonomo, ho partecipato alla stesura della sceneggiatura del film e ho riscritto e risuonato sia il materiale originale che quello rimasto escluso. Gli inediti saranno sette e l’intento del concerto è quello di tornare un po’ la passato, quando le nuove canzoni venivano prima proposte dal vivo e successivamente su disco. Credo che ciò possa far aumentare la sensazione di trovarsi di fronte ad un evento davvero unico.
Tutto il progetto si concluderà in autunno con la fine del tour e la pubblicazione dell’album nella sua versione definitiva. Colgo ancora l’occasione per ringraziare tutti voi per la fiducia incondizionata e per il vostro amore.”
Luca Garrò