Si intitola “Giusto o Sbagliato” il nuovo disco dei Danka, esordio per Massimo Bonano (voce e chitarra), Giulio Biasinutto (basso) e Manuel Smaniotto (percussioni). L’album della band pop/rock friulana è stato anticipato in radio a dicembre dal primo singolo “Il Mondo è Lontano”, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il gruppo per capire meglio cosa si nasconde dietro al loro moniker.
Emozioni e aspettative dopo la release del vostro debutto? Le emozioni sono forti perchè realizzare un disco è sempre stato il nostro sogno…e a prescindere dai risultati e riscontri che danno, la musica resta la fonte reale di tutte queste emozioni. Ci piacerebbe che la nostra musica si senta e piaccia il più possibile e questa è l’unica aspettativa reale. Non ci aspettiamo niente in particolare, continuiamo a vivere e a lavorare come prima, se la nostra musica ci cambierà in meglio la nostra vita sarà un regalo in più.
Quanto tempo è durato il processo di songwriting? Quello di registrazione? Questo album contiene qualche brano recente e altri scritti in questi anni. Abbiamo un sacco di materiale ancora da produrre. Per registrare l’album abbiamo lavorato circa due mesi in totale.
C’è un brano particolare a cui sei/siete legati? Per quale motivo? Siamo affezionati a ogni singola canzone, perchè ognuna ci fa sentire qualcosa di diverso. Forse “Mi basta” e “Una crisi” sono i brani che nominiamo di più quando parliamo, ma anche “Il mondo è lontano“, che è il nostro primo singolo in assoluto, è un pezzo che amiamo da sempre e sarà sempre il primo singolo della nostra vita.
[youtube vpGbMforgwc]Quali sono le ispirazioni e i gruppi (o gli artisti) di riferimento? Quelli che vi hanno spinto a fare musica? Abbiamo cominciato questo viaggio da piccoli ascoltando e amando le band più mitiche come i Doors, gli U2, i Police, Queen, Pink Floyd etc. Negli ultimi anni ci siamo appassionati tantissimo alla musica italiana, dalle voci più classiche e storiche come Battisti, Celentano, Mina alle band più recenti che seguiamo di più come i Subsonica, Negramaro. In questo album (e crediamo sarà sempre così) c’è un pezzetto di ogni nostro idolo, anche se noi cerchiamo di produrre musica che contenga sempre qualcosa di solo nostro e autentico, sia nel sound che nel linguaggio.
Come vedete la situazione del music biz alle prese con la crisi economica di questi anni? Di sicuro abbiamo anche noi assistito in questi anni a tanti cambiamenti…E’ chiaro che una crisi di questo tipo per forza di cose destabilizza, rende tutto più insicuro, dimezza le prospettive e forse ha definitivamente tolto dai circuiti media più importanti il movimento underground italiano. Una soluzione che noi cerchiamo di non dimenticare mai è cercare sempre di ricostruire quest’attività ogni giorno, dal basso, dal piccolo locale che ci permette di esibirci, di vendere i cd, di aumentare i “contatti” e di promuovere grazie a internet la nostra musica.
Pensate che internet possa aiutare le band emergenti? Più o meno dei talent show televisivi? Crediamo che internet sia un diritto di tutti a prescindere dalla musica. Assolutamente può aiutare le band senza contratto e a volte rimane l’unico canale per poter proporre le proprie idee. Il talent show offre una “chance” molto più immediata a chi riesce a parteciparvi, anche perchè la visibilità della tv ha dei numeri ancora lontani per il web, almeno in Italia. E’ anche vero che sia in tv che sul web il talento va comunque dimostrato e confermato.