Abbiamo parlato con Davide Mancini di Poesia e Democrazia, nuovo album dell’artista da poco consegnato al mercato. Risposte mai banali e grande consapevolezza di quanto gira intorno oggigiorno al mondo della musica.
Quanto tempo ha richiesto la realizzazione e la registrazione di Poesia e democrazia?
Ho bisogno di tempo per creare, non credo troppo al mito dell’ispirazione celeste, la creatività a mio parere deve essere ricercata e consta spesso di un certo sacrificio. E poi non ho mai creduto a quelli che hanno ogni due anni qualcosa da dire…
Quali tematiche tratti nel nuovo album? A quali brani sei maggiormente legato?
In genere cerco di smascherare l’ipocrisia che si cela dietro ad un mondo sempre piu’ corrotto e meschino. Critico i benestanti che, pur avendo maggiori strumenti per poter migliorare il mondo, rimangono adesi ad una realtà ingiusta per biechi interessi di bottega. Sono attratto dagli umili, non dal potere
Quali sono le principali differenze tra questo disco e Madame Gerbelle?
Madame Gerbelle era più cantautoriale, un disco di cui vado fierissimo che rimaneva nel solco della tradizione cantautoriale. Con “Poesia e Democrazia” il suono diventa invece più opaco, più malinconico.
Come mai così tanti anni tra una release e l’altra?
Scrivo solo se penso di avere qualcosa di interessante da dire, altrimenti evito di mettermi in mostra. E ho bisogno di tempo e di lentezza, amo vivere lentamente.
Come vedi la situazione del mercato discografico attuale? Che prospettive ci sono per chi vuole (continuare a provare a) vivere di musica?
Penso che oggi possano vivere decorosamente di musica solo coloro che hanno famiglie ben piazzate economicamente alle spalle. Per tutti gli altri è un bagno di sangue,ma questa è un po’ la storia del mondo. A margine di quanto sostenuto, non mi interesso troppo del mondo e del mercato musicale. Sono dinamiche che mi lasciano estraneo, non vivo per avere successo ma per essere credibile nei miei prodotti. Ribadisco che possono cullare il sogno del musicista coloro che sono figli della upper class…