Eravamo stufi del solito vecchio hip hop. Mc scarsi, canzoni mosce e temi stantii! Così il trio olandese dei Dope D.O.D. spiega lo stato d’animo con cui i suoi componenti si sono lanciati nell’impresa di incidere “Branded”, disco d’esordio che in breve tempo e con la complicità del singolo “What Happened?”, il cui video ha finora totalizzato 9 milioni di views su Youtube, ha portato Jay Reaper, Skits Vicious e Dopey Rotten (i nomi vi ricordano qualcosa?) al centro dell’attenzione. La loro formula per rendere le cose un po’ più interessanti? Innanzitutto fare una musica cruda e senza compromessi. E poi… metterci dentro un po’ di “sangue”. O meglio, ammiccare nei video e nelle foto a un immaginario horror che viene direttamente dai loro film preferiti. “Shining e Braindead, tanto per dirne un paio. Ma anche roba tipo Pulp Fiction”.
Questo sapiente miscuglio (“Abbiamo una grande crew di musicisti e video maker, sono i nostri talenti combinati che hanno creato tutto questo”) ha calamitato l’attenzione di nomi famosi, anche al di fuori del circuito hip hop. “Siamo andati in tour con i Korn e i Limp Bizkit. È stata una grandissima occasione di fare esperienza live”. E poi c’è stata la collaborazione con il rapper americano Sean Price, cooptato per il singolo “Psychosis”, di cui è appena uscito il video. “Vi farà uscire di testa!”, commentano soddisfatti i Dope. Ad aiutare i tre, anche la decisione di cantare in inglese invece che in olandese. Ma non è nemmeno stata una decisione: “Siamo tutti per metà inglesi, quindi è stato molto naturale per noi”. E mentre sono impegnati a promuovere la ristampa di “Branded”, appena uscita in Italia, i Dope D.O.D. sono già al lavoro su un secondo disco. “Sarà un passo avanti a quel che abbiamo fatto finora, tutto un altro livello di suono. E in più ci saranno dei featuring fantastici”. Insomma, che è successo, per parafrasare la loro hit? È successo che qualcuno si è messo a fare roba buona e là fuori se ne sono accorti…
Marco Agustoni
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