Fabio Milella e un nuovo punto di partenza

Fabio Milella

Abbiamo raggiunto Fabio Milella, fresco di debutto discografico e autore in rampa di lancio nella scena italiana.
Quali sono le emozioni nell’arrivare al debutto discografico?
Il disco per me è un punto di partenza e non un punto d’arrivo. Dal disco si parte per un lungo viaggio all’interno del pianeta musica che è tutto da esplorare. Il lavoro comincia adesso.
Quali tematiche presenti nel tuo nuovo album? E a livello musicale qual è il genere che proponi?
Per me la vita deve essere presa in maniera allegra. La giusta ironia permette di rendere le cose meno pesanti, ma non per questo meno importati. Il genere musicale è quello degli anni ’60, perchè credi che gli anni sessanta siano stati anni magici. La gente aveva bisogno di sorridere e sognare, la stessa voglia, paradossalmente, di cui si ha bisogno oggi…
Quali sono le tue principali influenze e fonti d’ispirazione?
Rita Pavone è stata un grande artista. Per me vedere i video su youtube dove si muove come una forza e una grinta che ho visto da pochi artisti, è una spinta a cercare di far sempre meglio. Adoro pensare di poter scatenare la stessa energia che sprigionava lei nei suoi brani.
Quanto è stata lunga la gavetta fino a questo momento?
Canto da quando avevo 2 anni, ho iniziato a farlo nel salotto di casa dei miei. Da allora sono cambiate tante cose, ma lo spirito con cui mi approccio alla musica è sempre lo stesso. In ogni caso la gavetta non finisce mai, anche quando pensi di essere arrivato, non è mai il momento di dire che ce l’hai fatta. La curiosità, è lei che ti spinge ad andare avanti e a farti alzare ogni mattina con la voglia di scoprire qualcosa di nuovo.
Come vedi la situazione del mercato discografico? Quali e quante pensi possano essere le possibilità per un’artista emergente?
Il mercato discografico è in crisi e non sono io a dirlo, ma le vendite dei dischi. Quello invece che mi piace pensare è che si possa tornare indietro nel tempo, dove erano i live a farla da padrone. In fondo noi artisti facciamo questo lavoro essenzialmente per stare lì sul palco a nutrirci dell’energia che ci dà il pubblico: è meraviglioso. Per quanto riguarda gli artisti emergenti credo che ci sia spazio per tutti. Quello che forse oggi manca agli artisti sono i progetti e la progettualità. La musica è arte, ma allo stesso tempo devi sapere cosa vuoi farne….

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