Fra la rosa dei partecipanti a Sanremo 2014 c’è anche Giuliano Palma, che il 20 febbraio pubblicherà il suo album solista “Old Boy“. Accantonati i Bluebeaters, suo famosissimo side project, l’artista ha deciso di tentare un percorso solista vero e proprio: “Ci ho messo due anni, non continuativi, a scrivere questo album. Sono uno che non smette mai di suonare live e quindi approfittavo degli spazi tra una data e l’altra o dei periodi di stasi.”
Il titolo è rivelatore dell’altra grande passione di Palma, ovvero il cinema orientale: “Old Boy prende spunto dall’omonimo film di Park Chan-Wook. E voi vi starete chiedendo ‘chi è? Gioca nel Manchester?’ Tornando a noi, questo film narra di un uomo in carcere per vent’anni che non solo vuole scoprire il perché di tale reclusione ma ha anche sete di vendetta. Io di vendetta non ne ho certo bisogno, ma condivido l’idea del cambiamento. E poi mi sento un old boy anche io! Sapete, sono così tanto appassionato di cinema che un amico mi ha suggerito di aprire un blog. Ma non l’ho fatto perché non sono esperto e tanto meno un critico.”
Cosa significa abbandonare un progetto per buttarsi a capofitto in uno totalmente diverso?
“Già dagli inizi della lavorazione di Old Boy stavo capendo che era diventato stancante e noioso fare sempre e solo cover ska. Pensate che anche un inedito come “Se ne Dicon di Parole” veniva scambiato per cover! Questa canzone, tra l’altro l’avevo presentata a Sanremo ma non fu accettata. Per fortuna, ebbe un gran successo radiofonico. Non è la prima volta che faccio un cambio radicale: è già successo quando mollai i Casino Royale per cominciare coi Bluebeaters, l’ho fatto adesso per cimentarmi in questa nuova avventura. All’inizio non volevo accettare il fatto che mi ero davvero rotto di fare sempre le stesse cose e, in più, diventa difficile quando i tuoi compagni ti chiedono se non ti piace più ciò che stai facendo. Ma non ne potevo davvero più. La mia fortuna è che ho sempre fatto collaborazioni con vari artisti, da Caro Emerald ai Club Dogo, da Nina Zilli a Melanie Fiona, e ciò mi ha permesso di stare in acque solitarie.”
I brani di Sanremo sono diversi fra loro ma accomunati dal fattore ritmo: “Un bacio crudele è un pezzo in classico stile Motown, credo che lo ballerò sul palco visto che non sono capace di stare fermo quando mi esibisco! Così Lontano, invece, è stato scritto da Nina Zilli, è più struggente e, forse, più Sanremese.”