Francesca Nicolì: vorrei essere come Tina Turner

E’ stata l’anima punk rock della decima edizione di “Amici di Maria De Filippi” e grazie alla sua grinta Francesca Nicolì è riuscita ad arrivare terza nella categoria Canto e a vincere una borsa di studio per la scuola di Renee-Grant Williams, a Nashville. E ora si prepara a travolgere tutti con il suo primo disco, Kekka, in cui fa capolino in copertina con la sua inseparabile cresta.

Come descriveresti Kekka, che è il tuo primo album?
Mi rispecchia tanto, ho dato tutto per realizzarlo proprio come ho fatto in questi miei primi diciotto anni di vita: è un album fatto di sorrisi e ottimismo.

Quale canzone ti rappresenta di più?
Tutte: in ognuna lascio un messaggio, uguale e diverso. Io Nego e Martello Pneumatico sono una ribellione potente. Quante Volte rispecchia le persone che vivono la mia età: quando una storia è finita non bisogna disperarsi per amore. L’Amore E’ Come un Pugno in Pancia è per i maschietti che non si voglio fidanzare ma poi arriva la botta! Improvvisamente Piove è un invito a vivere le storie d’amore in modo leggero, quando sai già che deve finire. Com’è Semplice, invece, fa capire quanto è facile cadere quando si è più fragili.

Anche tu vivi l’amore come nelle tue canzoni?
A 18 anni è assurdo parlare d’amore! Nei rapporti sentimentali conto fino a dieci perché rischio di far del male: i ragazzi poi li perdi per tutta la vita…infatti preferisco farmi lasciare, non sono orgogliosa.

Hai scelto come titolo il tuo soprannome, da dove nasce?
Mi chiamano Kekka da quando ero piccola: mia sorella che ha sei anni meno di me mi chiamava Ke perché non riusciva a pronunciare il mio nome per intero. Figuratevi che sul registro di scuola avevano cancellato Francesca e avevano messo Kekka!

Il tuo look appariscente è nato ad “Amici” o c’era già prima?
Prima! Io sono camaleontica, pensate che una volta in due mesi avevo cambiato quattro colori di capelli.

Oltre al look ti sei fatta notare anche per il tuo carattere esuberante…
Sono schietta e netta, per alcuni è positivo per altri negativo, ma io non riesco ad addolcire la realtà. Se faccio finta si vede. Ho scelto di essere me stessa, coerente dall’inizio alla fine: sono consapevole dei miei limiti e delle mie forze.

Chi senti ancora degli ex compagni?
Il piccolo Denny, Nali, Giorgia, Stefan, Giulia, Diana… soprattutto quelli che hanno il mio stesso operatore telefonico così spendo meno! Scherzi a parte, Diana in particolare mi è mancata tanto e ho preso male la sua uscita, era l’unica che riusciva ad allentare i momenti di tensione.

Senti anche la tua profy Fontana?
Sì, è una terza mamma dopo la mia mamma vera e Maria De Filippi: è simile ai miei genitori, sarà per questo che ho legato molto con lei.

Seguivi “Amici” gli scorsi anni?
L’ho sempre seguito e i miei preferiti erano Anbeta, Samantha Fantauzzi, Manuel Aspidi, Alessandra Amoroso e Marco Carta… Secondo me poi io sono Marco Carta al femminile, perché entrambi diciamo tutto in faccia alle persone.

Con Alessandra invece hai in comune la provenienza salentina e la casa discografica.
Sì, siamo dello stesso paese ma non c’è assolutamente invidia, anzi. Lei trasmette tantissimo, è una grande. Differenze? Diciamo che dedichi le sue canzoni se vuoi far tornare il fidanzato, le mie le scegli quando vuoi farti lasciare.

Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Pink Floyd, Doors, Who, Toto: li sentivo nella pancia di mia mamma. Poi U2, Bennato, Paramore, P!nk

Quali sono i tuoi sogni per il futuro?
Spero di continuare a salire sul palco a fare la matta per tanto tempo. Vorrei essere la Tina Turner italiana, avere la stessa grinta e riuscire ad andare anche all’estero. Ma per ora cercherò di salire gradino per gradino.

Andrea Missaglia

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