Gemelli DiVersi

Per alcuni il Festival di Sanremo è accompagnato dalla pubblicazione di un nuovo album, per altri magari di un greatest hits arricchito di inediti.

11 febbraio 2009

E’ il caso dei Gemelli Diversi, che all’Ariston presenteranno “Vivi Per Un Miracolo” che andrà ad inserirsi in “Senza Fine. 98-09 The Greatest Hits” insieme ad altri nuovi pezzi. Abbiamo incontrato il gruppo presso il proprio studio di registrazione.

Ho appena sentito il brano che proporrete a Sanremo. Farà certamente discutere per le tematiche affrontate. Temete questo aspetto del Festival?
A dir la verità noi andiamo a Sanremo per questo, per far vedere che esistono anche gruppi come i Gemelli DiVersi.; che esiste un’Italia che non nasconde la testa dentro la sabbia, ma che cerca di affrontare tutto quello che le sta intorno. Inoltre non saremo gli unici a portare al Festival tematiche di un certo tipo. Anche Marco Masini ha un testo molto forte a livello sociale. Non vogliamo certo provocare volontariamente il Festival: questa è la musica che abbiamo sempre composto, siamo solo ancorati profondamente e chi non ci conosce se ne accorgerà.

D’altra parte i vostri testi hanno sempre trattato argomenti scomodi.
Infatti, solo che spesso la gente tende a dimenticarsene. Il problema è che in Italia vieni ricordato per un pezzo o due, quindi finisci per diventare “quelli di Mary” o di chissà quale altra canzone. Noi abbiamo sempre dedicato ampio spazio al sociale, ai problemi che incontriamo e che incontra la gente che ci sta attorno ogni giorno. Quando vediamo i telegiornali ci vengono i brividi per come viene propinata informazione alle masse.

Ormai i media sono settati su un certo tipo di informazioni: notizie a grosso impatto nazionalpopolare, crimini efferati per incutere timore nella gente e tettone.
Certo, questa è la scuola americana. Incutere timore e poi far vedere due culi e due tette. Non faremo nomi di nessuno, ma prova a pensare quanta gente campa con questa roba…

Torniamo al festival. Come vi state trovando con Bonolis?
Benissimo. E’ un professionista incredibile, totalmente immerso nell’organizzazione di ogni aspetto del Festival. Segue ore e ore di prove di tutti gli artisti, è attento ad ogni movimento e sempre pronto a dare consigli utili. Essendo comunque molto giovane è più vicino ad un certo tipo di spirito che spesso è mancato a Sanremo. Non mi stupirei di trovarlo a mettere a posto qualcosa che non funziona con un trapano o un martello.

Gli altri inediti percorrono la stessa strada di “Vivi Per Un Miracolo”?
Sì, sono tutti brani a forte impatto. Come “Senza Fine”, tutto giocato sulla contrapposizione tra “S” e “F”, che uscirà come singolo in estate e che vede il ritorno della Spaghetti Funk e “Bboyband revolution” che non è altro che la rivisitazione in chiave rock del brano che compariva in “Boom”. Volevo poi aggiungere una cosa sul titolo del pezzo che proporremo all’Ariston: “Vivi Per Un Miracolo” può essere visto sia come l’esortazione a vivere sperando e lottando perché le cose che stiamo facendo portino a qualcosa di buono (quindi in senso imperativo), sia nel senso che ce la siamo cavata quasi per miracolo in questi anni.

In bocca al lupo, sono curioso di vedere le facce nelle prime file!
Crepi il lupo! Penso che ci divertiremo!

Luca Garrò

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