Partirà il 20 marzo dall’Auditorium del Lingotto di Torino l’HitStory Tour 2016 di Gianna Nannini, un’avventura che, in 21 tappe, porterà la rocker senese in tutti i più prestigiosi teatri d’Italia. La tournée, organizzata da F&P Group con Studio Italia e la collaborazione di David Zard Presents, arriva a coronamento dell’uscita di “Hitstory”, la raccolta a celebrazione di una carriera tra le più significative nel panorama musicale italiano, raccontata dai suoi più grandi successi, ai quali si aggiungono sei inediti e la versione remake di “Un’estate italiana”. Una storia cui rimangono ancora parecchie pagine tutte da scrivere, a partire dal prossimo capitolo on the road, che Gianna, con la consueta energia, nonostante il brutto raffreddore, ha presentato a Milano assieme a fan e stampa, durante uno speciale party targato Jack Daniels.
Un “tour dei tour”, che vedrà la Nannini accompagnata sul palco da musicisti di fama internazionale, come il fidato Davide Tagliapietra alle chitarre, Moritz Müller alla batteria e Daniel Weber al basso, oltre che da un tastierista e tre coristi, e che si chiuderà il 14 maggio con la data all’Arena di Verona, un evento eccezionale in cui rock e classica si sposeranno nel connubio unico e irripetibile tra la voce di Gianna e quella della Bohemian Symphony Orchestra, ensemble di 56 elementi assieme a lei già nel suo recente tour in Germania Rock Meets Classic.
Insomma, l’“Hitstory Tour 2016” sarà per Gianna l’occasione ideale per portare finalmente anche al pubblico italiano l’aspetto sinfonico della sua produzione e “per far capire che il rock è vivo e soprattutto per riprenderci degli spazi che, come i teatri, sono stati fatti per la grande musica sinfonica e restituirli al rock, che altrimenti rimane sempre sacrificato nei palazzi dello sport. Ci sentiremo più vicini, sarà come suonare in una grande cassa di risonanza”. A prevalere, come dichiarato più volte, sarà l’aspetto rock: “altrimenti non avrei scelto un batterista come Moritz Müller. Ecco, se io suonassi la batteria, la suonerei esattamente come lui, per cui ogni colpo mi arriva e mi sprona a cantare in un altro modo”, ha raccontato Gianna. A proposito della decisione di ambientare un tour interamente nei teatri, la cantante ha poi spiegato: “Come si fa a sentire la mia musica bene con tutte le sfumature vocali? Non c’è un altro luogo adatto. Non potrei portare gli archi veri in un palazzetto, non si sentirebbe nulla, ci vuole un teatro. I palasport mi rubano molti armonici e a chi è che piace farsi fregare gli armonici?! Suonare nei teatri è una grande occasione per me, avere uno spazio dove tutto questo si sente meglio. La mia voce poi ha bisogno degli archi e finalmente nei teatri potrò portare il mio suono”.