Abbiamo raggiunto Gino Marcelli, pianista e compositore, per farci raccontare il suo nuovo disco “Landscape”, album che lo stesso autore giudica importantissimo per la propria carriera.
In cosa differisce il progetto Landscape dai tuoi lavori precedenti?
Landscape è un disco puramente strumentale, si tratta di composizione per pianoforte ispirate dall’amore per la natura e la ricerca interiore dell’armonia. In esso si concentra la formazione classica e jazz con un percorso rock/pop ottenuto durante la mia vita artistica. Landscape è la parte più profonda della mia anima, la mia filosofia di vita, l’amore e il rispetto per la stessa e per le sue infinite e sorprendenti bellezze. Non amo fare differenze con i miei precedenti lavori, le produzioni che ho realizzato fin ad ora hanno tutte una loro identità riferita al preciso momento e stato d’animo in cui mi trovavo. Landscape rispecchia sicuramente il mio essere adesso.
Che importanza riveste il disco all’interno della tua carriera da musicista?
Il disco ha un’importanza enorme, può essere ascoltato da tutti anche a lunga distanza nel tempo. Fissa i diversi momenti della tua vita fatti di sensazione, immagini ricordi positivi o negativi. Nell’era attuale fatta di meccanismi sempre più veloci, il supporto fisico o cd sta per scomparire e dare il posto sempre di più ai file. Ho paura che l’importanza a cui sopra mi riferisco,venga a mancare nel tempo sempre di più.
Qual è l’obiettivo artistico che ti prefiggi di raggiungere con questo album?
Con Landscape, cerco di trasmettere le sensazione che ho già da tempo su tutto ciò che sta accadendo nel mondo. Non ho la pretesa di cambiare le cose, ma penso che ognuno di noi possa dare un piccolissimo aiuto. Se cominciamo a pensare di cambiare il nostro atteggiamento nei confronti delle cose, ad esempio, già facciamo tanto. Non bisogna ignorare, l’ignoranza è dare per scontato tutto ciò che ci circonda.
Qual è stato fino ad ora il momento migliore della tua carriera? E quello peggiore?
Io penso che non esista un momento migliore ed uno peggiore, sono due facciate della stessa medaglia e quest’ultima è la vita. Devono coesistere tutte e due per potersi annullare a vicenda.
Come vedi la situazione del mercato discografico?
Spero vivamente che il dare per scontato le cose non porti come purtroppo accade, a scaricare illegalmente musica, film e libri da internet. Credo che oramai la vendita dei cd scomparirà definitivamente, lasciando il posto ai file. Questo non sarebbe un problema, se tutti acquistassimo legalmente da internet. Quello che mi fa più paura, è la velocità con cui la musica viene consumata, invece di essere contemplata e lasciata decantare come un buon bicchiere di vino. Se la situazione del mercato discografico non sta passando da tempo momenti felici, penso sia dovuto anche a questo.