Il nuovo album dei Gotthard “Firebirth” vede dietro al microfono Nic Maeder, singer che va a prendere il posto dello storico frontman Steve Lee scomparso due anni fa. Nic Maeder racconta “Firebirth” come “un lavoro in cui ho messo tutto me stesso, sono stato a disposizione della band dal primo minuto e ho cercato di fare il miglior lavoro possibile, d’altra parte non mi nascondo, so bene le attese che sono dietro questo disco, non voglio certo essere il ‘sostituto’ di Steve, Steve è insostituibile io cerco di essere me stesso e di mettere il mio modo di cantare al servizio delle canzoni.”
I Gotthard hanno trovato il nuovo cantante dopo mesi di ricerche e audizioni: “C’è voluto parecchio tempo, non avrei mai creduto onestamente che scegliessero me, c’erano in ballo almeno altri 350-400 candidati! Sono tornato a vivere in Svizzera dopo essere stato diversi anni in Australia per impegni di lavoro ma durante il periodo di selezione facevo andata e ritorno molto spesso, è successo tre volte, mi fermavo per stare una o due settimane con la band e poi tornavo in Australia. E’ stata dura e anche spossante a livello mentale questa cosa, ma alla fine posso dire che ne è valsa eccome la pena. E pensare che è tutto iniziato grazie a un amico in comune tra me e la band che c’ha messo in contatto quasi per caso…”
“Firebirth” è stato accolto bene da fans e critica: “Ammetto che quando abbiamo iniziato a fare ascoltare il disco in giro ero molto teso. Intendiamoci, sono certo sia un ottimo album, un lavoro classicamente Gotthard con un grande impatto hard rock e la classica attenzione alle melodie che questa band ha sempre avuto…ma sai è difficile immaginare quale sarà la reazione dei fans, spesso conviene non farsi nessun film, anche perchè potresti rimanere deluso. Fortunatamente tutti ne stanno parlando bene, per lo meno la maggioranza! Il mio pezzo preferito? Difficile da dire, sicuramente l’opener “Starlight” mi piace molto, credo sia un modo perfetto per iniziare un cd, anche “Give Me Real” mette in evidenza la produzione e l’impatto che abbiamo voluto dare a questa release. Ai fans piace ovviamente “Remember It’s Me”, ma hanno accolto positivamente tutto il lavoro! Questo sicuramente ci carica in vista dei concerti che ci attendono, non vedo l’ora di suonare in posti che non ho mai visto per platee importanti, come quella italiana quando ci esibiremo a giugno al vostro Gods Of Metal.”
Nic è felice anche di trovarsi in una band solida sotto ogni punto di vista: “Diciamo che per me è qualcosa di fantastico non dovermi preoccupare di contratti e rapporti con le discografiche, in Australia la mia band è stata lasciata a piedi giusto prima di pubblicare il nostro lavoro di debutto, qui fortunatamente è tutto molto tranquillo e definito. A dire la verità mi sono capitate diverse cose strambe sin da quando mossi i primi passi in una band…”
Ad esempio? “Quando ero giovane, avrò avuto sì e no 17, 18 anni, partecipai con il mio primo gruppo alla classica battle of the bands, eravamo in una scuola e dopo aver suonato aspettavamo i risultati…ma a dire la verità non ce ne fregava niente, eravamo lì per divertirci anche perchè facevamo abbastanza schifo come band (risate, ndr). Arrivarono i risultati ed eravamo primi in classifica, incredibile, siamo corsi sul palco a festeggiare ma di lì a poco scoprimmo che la classifica era stata ordinata dall’ultimo al primo in classifica, quindi eravamo gli ultimi…ovviamente…ma per un attimo ci siamo sentiti in cima al mondo!”