Seconda parte dell’intervista ai Nickelback. Chad Kroeger e Ryan Peake hanno trascorso un intenso promo day a Milano per parlare alla stampa del nuovo, imminente album “Here And Now”, che uscirà in Italia su Warner Music/Roadrunner Records il 22 novembre 2011.
► Leggi e ascolta la prima parte di intervista
Nel video che abbiamo editato e potete vedere qui sotto, Chad e Ryan parlano della tempistica richiesta alla composizione del disco e discuteno sul singolo di lancio “When We Stand Together”: “Credo che tutto il mondo sia pieno di disordini di vario tipo, basta vedere quel che è successo in Giappone, Libia, Africa, qui in Europa…era impossibile non avvertirlo e benché noi cerchiamo sempre di fare canzoni allegre, positive e da arena non potevamo far finta di nulla e abbiamo risentito di tutto questo in When We Stand Together. Anche per il video la location non è un posto caratterizzato, volevamo avere un tono positivo benché affrontassimo nelle lyrics problemi che affliggono il mondo oggi, è sarcastico parlare dei problemi in modo allegro, il testo è quasi cinico ma è positivo perché comunica che unendoci, stando insieme si possa riuscire a superare e affrontare meglio le difficoltà, volevamo comunque dare speranza alla gente.”
Outune.net – Nickelback: Chad & Ryan interview on MUZU.
Inoltre i Nickelback spiegano come sono realmente lontano dalle scene: “Nella vita di tutti i giorni siamo davvero dei cialtroni, siamo i classici bravi ragazzi e non siamo seri per nulla, questa è un’altra rappresentazione falsa della band ovvero che tutti pensano che ce la meniamo un sacco e ci prendiamo troppo sul serio quando in realtà scherziamo tra di noi tutto il tempo; quando dobbiamo fare le foto per i dischi quando ci chiedono “fatemi vedere un po’ di attitudine, delle pose serie e convinte”…noi le facciamo e poi quando la gente vede le foto promozionali pensa appunto che ci prendiamo troppo sul serio…”. Infine i ragazzi spiegano molto schiettamente come si sentono a essere considerati una delle rock band più odiate (e di conseguenza amate) della scena: “Facciamo musica per i nostri fans, per le persone che vogliono ascoltare la nostra musica. Chiunque ha gente che odia una band perché magari ha successo, i Coldplay o Justin Bieber per esempio, non ci interessa fare parte di questa categoria di artisti poiché sono anche tra quelli che vendono un sacco di dischi…a dir la verità mi dispiace per Justin Bieber e i suoi Beebs (risate, ndr)”.
Altro argomento molto interessante affrontato in conferenza è stato il netto cambiamento che Daniel Adair (batterista dal 2005) ha portato all’impatto live dei Nickelback
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“Daniel Adair c’ha portato davvero a un livello successivo dal vivo, non eravamo contenti del tutto del nostro precedente batterista Ryan Vikedal perché si limitava semplicemente a svolgere il proprio compito, Daniel non fa solo questo, è anche un entertainer puro, un batterista clamoroso ed eccellente nei back-up vocals e nelle armonie, è un grande cantante e si intona alla perfezione con noi.”
► Leggi il report del concerto dei Nickelback
Inoltre abbiamo chiesto senza giri di parole a Chad quanto si senta ‘metallaro’ considerate le cover che spesso propone durante i concerti (per la precisione quando vengono lanciate le magliette ai fans dal palco, generalmente a metà show, ndr)
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“Molto! Abbiamo tutti iniziato a suonare sul finire degli anni 80 ed era tutto Metallica, Guns, Megadeth, Anthrax ed eravamo tutti metallari.” – Ma poi tutto cambiò quando esplosero i Nirvana e la scena del Rock ebbe un’ulteriore evoluzione ma tutt’oggi siamo ancora metallari – “Non dimentichiamo da dove veniamo. Abbiamo visto l’anno scorso Megadeth, Anthrax e Slayer a Salt Lake City, c’erano i Big Three in tour, siamo stati invitati e abbiamo avuto l’occasione di uscire insieme ai ragazzi e ci siamo divertiti un sacco, persino Dave Mustaine che non è una persona facile da portare fuori si è lasciato andare e si è sbronzato insieme a noi!”
Chiusura affidata a un aneddoto sulla nascita di “When We Stand Together”
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“Mi ci vuole più tempo per comporre e scrivere canzoni, spesso capita improvvisamente di avere l’idea giusta o il riff giusto e i pezzi nascono in pochissimo tempo. When We Stand Together è nata così, stavamo avendo un meeting con il nostro management e Chad era annoiato, si è allontanato senza farsi sentire – Avevano iniziato a parlare di Twitter e Facebook e io mi sono detto ‘ok vado a scrivere una canzone’ – e mezz’ora dopo quando ci siamo ritrovato in studio avevamo praticamente il ritornello del pezzo pronto. Quando senti che il momento è giusto devi concentrarti e sfruttarlo per ottenere il meglio dall’ispirazione che ti coglie all’improvviso.”
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