Tony Macalpine sarà in Italia l’11 marzo a Mezzago in concerto, per un set speciale e da non perdere per gli amanti della sei (sette, otto) corde.I biglietti per il concerto, organizzato da Barley Arts, sono in vendita nel circuito Ticketone e nei punti vendita abituali al costo di 15 euro + diritti di prevendita. Abbiamo raggiunto il chitarrista per farci presentare la serata e chiedergli se stava programmando qualcosa di speciale per il pubblico italiano: “Sarà una serata davvero pesante, suoneremo l’intero album “Edge of Insanity” insieme a diversi pezzi tratti da “Maximum Security”, “Freedom to Fly”, “Evolution” e “Premonition”. Dall’ultimo cd omonimo faremo alcune canzoni selezionate, la band che mi accompagnerà vedrà Aquiles Priester alla batteria, Nili Brosh alla chitarra e Bjorn Englen al basso.”
Quali sono le differenze principali tra il tuo ultimo lavoro e i dischi precedenti?
“Sono contento del materiale nuovo che ho inciso, la principale differenza in termini di registrazione è stato l’utilizzo delle mie nuove chitarre Ibanez a 7 e 8 corde, il sound è fantastico e molto simile a quello che otteniamo suonando dal vivo, sono riuscito a mixare efficacemente il sound dei nuovi Hughes e Kettner Coreblade insieme a quello vecchio degli amplificatori HK Tri Amps che ho usato per anni nei miei dischi.”
Quant’è cambiato il tuo modo di suonare nel corso degli anni? Qualche nuova aggiunta al tuo equipaggiamento?
Al momento sto cercando di esplorare nuovi modi di suonare e cercando diverse possibilità espressive, penso che tutto questo si senta chiaramente sul nuovo disco. A livello di chitarre sto usando le 6,7 e 8 corde Ibanez Prestige style Guitars fatte apposta per me al Southern California Pro Shop. Sulle chitarre a 6 e 7 corde ci sono i pickups Dimarzio mentre su quelle a 8 ci sono gli EMG. Riguardo l’amplificazione che uso dal vivo vado di Hughes and Kettner Coreblade tube Amplifier mentre per i pedali sto usando i nuovi della Vodoo Lab, The Gigigtty e il nuovissimo Sparkle mod, insieme all’ unità Audio Multiwave Distortion e ai pedali Ernie Ball Volume e Wha.
Come valuti la tua carriera da musicista fino a questo momento?
“Sono contento, molto contento di poter registrare la musica che mi piace e che piace anche a chi l’ascolta, alla gente che viene a vedere i concerti dal vivo per sentirla suonata on stage. E’ un grandissimo onore poterlo fare, sono felice di essere ancora in grado di creare arte e di poter dare il mio contributo al movimento musicale odierno!”
Come giudichi lo stato del music business in questi anni di crisi economica?
“E’ evidente la crisi che sta travolgendo il nostro mondo, il declino nell’arte e nell’intrattenimento è progressivamente aumentato negli ultimi anni e chiunque ha potuto rendersene conto. Possiamo solo pregare e sperare che le cose migliorino ma ci vorrà del tempo. Prima o poi le cose torneranno al loro posto, o almeno me lo auguro, anche per quanto riguarda sia il mondo della musica e altre tipologie di Arte.”
C’è ancora qualche progetto o sogno che non sei riuscito a realizzare?
“Ci sono alcune cose in ballo, rivelerò qualche sorpresa prima di fine anno, troverete tutto sul mio sito Tony Macalpine punto com e sulla mia pagina Facebook.”