Jarabe de Palo, Pau Donés presenta l’uscita di 50 Palos

Pau Donés, leader dei Jarabe de Palo, arriva a Milano per presentare alla stampa il suo ultimo progetto artistico “50 Palos”. In una delle giornate più grigie e piovose del mese, la rockstar latina si è raccontata in una conferenza stampa organizzata dalla sua etichetta per l’Italia, Carosello Records.

Quest’anno ho festeggiato 50 anni d’età e 20 anni di carriera con la mia band, i Jarabe de Palo. Nonostante la malattia, ho deciso di continuare a vivere normalmente e tuffarmi in questo nuovo progetto che prevede un libro, una raccolta musicale e un tour mondiale”. Ebbene si, “50 Palos” è molto più che un disco. “50 Palos” è una “celebrazione” (come Pau ha detto più volte durante l’incontro), un punto di svolta nella vita personale e artistica del cantautore latino, un “esercizio di piacere” a cui l’artista si è dedicato per esigenza di condivisione.
Il disco è in realtà un doppio album contenente tutti i brani più celebri della band catalana, rivisitati in chiave acustica con l’ausilio di pianoforte e archi. All’interno dei due CD sono tante le collaborazioni con artisti italiani: Jovanotti in “Bonito”, Francesco Renga in “Depende”, Noemi in “Mi piace come sei” e Kekko Silvestre nell’inedito “Fumo”, primo singolo dell’album. Le parole di stima sincera nei confronti dei suoi “amici italiani”, come lui stesso li definisce, arrivano puntuali, specialmente per Lorenzo Cherubini, “fratello” per età e somiglianza.

Numerosi sono stati gli aneddoti raccontati da Pau con spirito e sincera attitudine rock, come quello legato alla scelta della copertina di “50 Palos”, in cui appare con un occhio ferito: “Dopo la diagnosi, il medico mi ordinò di stare lontano dalla montagna e da qualsiasi attività sportiva. Terminato questo periodo tornai a sciare, ma ebbi subito un incidente che mi procurò una brutta ferita all’occhio destro. Durante una delle terapie per il cancro provai a nascondere l’occhio con degli occhiali da sole, ma il dottore mi scoprì e mi mise dei punti. Ho scelto questa foto come copertina perché mi sembrava sincera, come lo è tutto il lavoro fatto in questi mesi”.

Sebbene Pau non si professi particolarmente cambiato alla soglia del mezzo secolo d’età, l’intenzione che si cela alle spalle dell’operazione “50 Palos” marcia in una direzione piuttosto matura: spogliare le sue canzoni più celebri del sound che le ha rese iconiche per più di una generazione equivale a denudarsi davanti al proprio pubblico. Ed è esattamente ciò che ha fatto Pau durante l’incontro coi giornalisti, parlando con disinvoltura degli avvenimenti più recenti della sua vita: “Il cancro non mi ha insegnato un bel niente. Ci parlo 5 minuti ogni giorno e poi basta, faccio quello che ho sempre fatto. Gli avvenimenti che mi hanno segnato davvero sono stati altri, come la nascita di mia figlia”.

Il messaggio che l’artista ispanico diffonde è un carpe diem assoluto, perché “la vita è urgente” e non c’è tempo da perdere “facendo qualcosa che non siamo”. I Jarabe de Palo porteranno in tour “50 Palos” anche in Italia: il 14 luglio all’Arena Flegrea di Napoli, il 20 luglio all’Auditorium Parco della Musica di Roma e il 15 settembre a San Vito Lo Capo (TP).