Intervista a David Guetta e Kelly Rowland

Incontriamo i due nella terrazza della discografica che li ospita, adibita a serra vista l’assenza d’aria condizionata. D’altra parte le corde vocali vanno preservate sempre e comunque…

27 settembre 2009

Il duo è protagonista di quello che possiamo tranquillamente definire come il tormentone estivo del 2009, quella “When Love Takes Over” che non potete non aver sentito anche per sbaglio. David e Kelly sono affiatatissimi anche lontano dai riflettori, tanto che non smettono di parlare e di scherzare un minuto prima e dopo l’intervista. Ecco le loro impressioni.

 
Ieri vi siete esibiti a Roma (nell’ambito di un festival organizzato da MTV), quali sono state le vostre impressioni sul pubblico italiano?
Kelly: “Non sapevamo veramente cosa dire, eravamo senza parole per la reazione favolosa della folla, David alla fine era sconvolto dall’entusiasmo che c’era, penso sia una delle immagini più belle che terremo per sempre nella nostra memoria!”

Cosa potete dirci della vostra collaborazione? Com’è nata?
David: “Ci siamo incontrati nel Sud della Francia, lei si sarebbe esibita in un luogo in cui io il giorno successivo avrei tenuto un dj set. Lei è venuta alla mia serata e ha ballato tutta sera (Kelly “Avevo su scarpe simili a queste” (e indica delle scarpe con un tacco probabilmente di 15 cm, ndr)) e io sono rimasto molto colpito a vederla così piena di energia. Durante lo show ho passato la traccia strumentale di “When Love Takes Over”, a set terminato Kelly venne da me a chiedermi se poteva scrivere un pezzo sopra questa traccia. Io rimasi di stucco e fui onorato di ricevere da lei una richiesta simile, quindi lei tornò a Londra a scrivere il pezzo e me lo rimandò indietro. Quindi iniziammo a lavorare insieme in studio, ci trovavamo benissimo e abbiamo lavorato anche su un altro paio di pezzi. Ci trovammo quindi nel mio studio dove lei invitò anche Ne-Yo, pazzesco avere Ne-Yo e Kelly nel mio studio…ero anche imbarazzato perché il mio studio è minuscolo e in quel periodo stavano pure ridipingendo le scale e il posto era orribile (risate, ndr)…comunque alla fine conta la musica, e la musica era ottima!”

Siate onesti, vi aspettavate un successo simile da questo singolo?
Kelly: “Devo essere onesta?”
David: “Hell yeah”
Kelly: “Sì me lo aspettavo eccome. Voglio dire quando senti la melodia del pezzo ti accorgi che è davvero qualcosa di grande, che ti colpisce istantaneamente. Ero molto nervosa prima di sapere il parere di David…quando lui mi ha detto che era felicissimo del pezzo ho ringraziato il cielo perché è molto difficile bilanciare il sound, il testo, la produzione e tutte queste cose senza strafare da un lato o dall’altro…ci siamo riusciti e il pezzo è una bomba.”

Kelly puoi dirci considerando tutta la tua carriera, anche il periodo Destiny’s Child, qual è stato il tuo punto più alto e il punto più basso della tua esperienza come cantante?
Kelly: “Il punto più alto è sostanzialmente ogni volta in cui il tuo disco finisce al primo posto della classifica. Quello più basso è nel lasso di tempo che trascorre tra una release numero uno e l’altra, o quando non sei in quella posizione. Se ti abitui bene diventa terribile non arrivarci o lavorare duro per arrivarci e non riuscire a raggiungere la vetta. Tuttavia devi essere brava a imparare da questi momenti, devi anche essere in grado di capire cosa non ha funzionato ed essere in grado di capire ciò che ti succede intorno. Ad esempio questa collaborazione è venuta fuori come un dono divino, trovarmi a lavorare insieme a questo grande talento è una fortuna che non capita tutti i giorni (i due si scambiano un hi-five, ndr)”.

David qual è il tuo obiettivo ultimo nel creare musica?
David: “Essere felice e far sì che chi ascolta la mia musica si senta felice. Non è un lavoro per me, il mio lavoro è fare il dj non comporre musica. So che può suonare strana come cosa visto che ho parecchia popolarità ora, ma per me rimane sempre un hobby, lo faccio esattamente come lo facevo agli inizi, mi diverto, lavoro insieme ad amici e a persone a cui voglio bene e trascorro delle ore bellissime. Con “One love” ho cercato di fare nuova musica, di unire la musica elettronica europea e l’urban music dell’America, per questo che sono così carico e felice per come stanno andando le cose.”

Kelly qual è stata la tua più grande fonte d’ispirazione per la tua carriera?
Kelly: “Whitney Houston. Quando avevo 4/5 anni ed ascoltavo ciò che usciva dalla sua bocca, rimanevo sopresa da quanto sentivo! Tu vedi questa piccola donna con questa voce così potente e grande che ti ammalia dal primo momento in cui apre bocca! Ricordo che quando facevo le elementari e ci chiedevano cosa volessimo fare da grandi, tutti dicevano il dottore, pompiere, giocatore, insegnante…io dissi voglio essere una cantante come Whitney Houston e vestirmi come lei! Quando sono riuscita a conoscerla personalmente è stata un’emozione incredibile, ho pianto e ho fatto fare una figuraccia a Beyoncè che era con me…e Whitney è stata incredibile, gentilissima e disponibile, si è dimostrata una grande donna, un modello di vita per me, ogni tanto ci sentiamo e lei è sempre così dolce…è il mio mito assoluto.”

Infine qual è secondo voi una possibile soluzione al problema del download illegale e in quale modo di può finalmente risolvere la ‘guerra’ tra music biz e internet?
David: “Per me basterebbe che le persone pagassero un dieci dollari al mese per avere accesso a tutta la musica che vogliono. È inutile fare guerre perse in partenza contro quello che è il progresso. Il mio problema personale con il download illegale è relativo al fatto che io lavoro per mesi per dare agli ascoltatori la migliore resa sonora possibile a delle canzoni; quando scarichi dalla rete nella stragrande maggioranza dei casi la qualità del sound è orribile. Con la tecnologia degli ultimi anni, parlo come produttore ora, la qualità del suono migliora continuamente, mentre i giovani si stanno abituando ad ascoltare musica con una qualità del suono sempre peggiore pur di sentirla. Inoltre per un artista magari bravissimo ma giovane, diventa impossibile riuscire a vivere della propria musica se nessuno gli compra i dischi originali.”

Quindi i prossimi passi per voi?
Kelly: “Fare un disco intero insieme! Speriamo di cominciare a lavorarci già entro la fine dell’anno, ma non voglio assolutamente accelerare le cose, visto che teniamo entrambi molto a questo progetto e dobbiamo avere zero pressione addosso per realizzarlo al meglio.”

 

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